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Jacques Schwarz-Bart: Abyss

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Jacques Schwarz-Bart: Abyss
Jacques ha un rapporto singolare col tempo e con lo spazio. Il sax tenore lo ha imbracciato solo a 24 anni, prima di ottenere un titolo alla Berklee School of Music, dopo altri quattro anni. Fino al quel momento le percussioni Gwoka e la chitarra erano le sue uniche passioni musicali. Con la sei corde era riuscito a esibirsi con artisti della scena svizzera. Era proprio a Losanna e aveva 11 anni. Ma papà André e mamma Simone aveva altri progetti per la testa.

Decisero di trasferirsi in Guadalupa dove avrebbero trovato terreno fertile per la verve letteraria che li appassionava. Jacques lì cambiò prospettiva: si dà agli studi politici e in poco tempo diventa assistente di un senatore al parlamento francese. Torna in Europa e a Parigi, tra una pausa e l'altra di interminabili sedute parlamentari, impara a suonare il sax tenore. Cambia vita, cambia aria.

Da quel momento lo chiamano in tanti (Roy Hargrove, Erykah Badu, Danilo Perez, Soulive). Una manciata di CD (Immersions, Soné Ka La) e qualche capatina nei piani "alti" del music biz (D'Angelo e John Legend).

Il nuovo lavoro porta a compimento la trilogia del ritmo. A 48 anni, lui stesso afferma: "Il grande comune denominatore tra gli stili che amo, siano Gwaka, Jazz o Soul, è che la musica inizia con le percussioni".

Ritmo e musica, cioè la stessa cosa, cioè la storia artistica e privata di Jacques Schwarz-Bart che non può che essere sottolineata dalle parole dei genitori e soprattutto del padre, a cui questo album è dedicato: "La separazione è un grande oceano dove molti sono affondati," alludendo alle tragiche deportazioni degli africani, attraverso l'Atlantico, e i cimiteri di centinaia di migliaia di anime "affondate" negli abissi. Spazio e tempo: separazione e ricordo.

"Pan Ga To" è tribalismo e modernità, minaccia e sollievo: Jacques introduce il motivo e poi fa svolazzare il tenore come un airone su acque agitate. Il canto di "Abyss" introduce brillanti intagli percussivi e un assolo acquatico di John Scofield; il piano Rhodes di Milan Milanovic è vicino e lontano agli echi del "brodo primordiale".

Schwarz-Bart disegna melodie rilassanti col sax soprano in "Dlo Pann". Il contesto non cambia: percussioni in primo piano e spruzzi di piano elettrico per un momento di gioiosità che sarà ripreso e amplificato anche nei due bonus remix danzerecci (c'è anche "Mendé Chiraj") alla fine di un CD dalla doppia anima.

Track Listing

01. Pan Ga To (4:06); 02. Abyss (8:34); 03. Dlo Pann (6:12); 04. Nubian (4:54); 05. Big Blue (6:50); 06. Mendé Chiraj (4:07); 07. André (4:40); 08. Simone (7:00); 09. Dlo Chayé (6:52); 10. An Ba Mango La (3:17); 11. Dlo Pann; (Renovation Unlimited Remix) (5:23); 12. Mendé Chiraj (DJ Spinna Remix) (7:05).

Personnel

BarT
 

Jacques Schwarz-Bart (sax tenore; sax soprano; flauto; percussioni); Elisabeth Kantomanou (voce); Guy Conquete (voce); Stephanie McKay (voce); Milan Milanovic (piano e Fender Rhodes); Herve Samb (chitarra elettrica e acustica; basso acustico); John Scofield (chitarra elettrica); Reggie Washington (basso elettrico e acustico); Thierry Fanfant (basso elettrico e acustico); Sonny Troupé Markè (percussioni); Olivier Juste (boula, percussioni).

Album information

Title: Abyss | Year Released: 2010 | Record Label: ObliqSound

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