Chicago Trio: Velvet Songs to Baba Fred Anderson

Registrato nel 2008, due anni prima della scomparsa di Anderson, questo doppio della RogueArt fotografa dal vivo la telepatica tensione creativa che scorre tra tre dei principali protagonisti della scena della Windy City, il sassofonista Ernest Dawkins, il contrabbassista e violoncellista Harrison Bankhead e il batterista Hamid Drake, tutti musicisti che non abbisognano certo di presentazioni e che costruiscono ogni sera una narrazione nuova combinando le grammatiche afroamericane degli ultimi cento anni.

Due set intensi, che spaziano - nel primo disco - dall'urlo di "The Rumble" al post-bop dell'iniziale "Astral Projection," dal sornione danzare del violoncello e del soprano in "Peace and Blessings (to Fred)" all'espressionista signifying di "Oh When the Saints Go Marchin' In" di "Down 'n the Delta," con Dawkins che utilizza due sassofoni insieme a la Rahsaan Rolandk Kirk.

Il secondo disco si apre "in levare" con "Jah Music," per attraversare poi con crescente passione le irrequietezze di "Galxies Beyond" così come la commossa evocazione di una "Woman of Darfur" che gira al basso come una "The Creator Has a Masterplan" virata trip-hop. Ancora momenti incantati nella splendida "Moi Trè Gran Garçon" prima della cavalcata finale di "One for Fred".

Il tutto non solo suonato con grande ispirazione e energia, ma anche pienamente nello spirito di Fred Anderson, il cui operato, e questo disco lo conferma pur nella sua spontaneità, ha lasciato tracce che non saranno dimenticate.

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