Centazzo, Schiaffini, Armaroli: Trigonos
Disco d'improvvisazione dal procedere quieto, quasi emotivamente metafisico, e dalle sonorità nitidamente scintillanti, questo lavoro vede all'opera tre grandi interpreti del genere quali il percussionista Andrea Centazzo, il vibrafonista Sergio Armaroli e il trombonista Giancarlo Schiaffini.
Le prime quattro tracce vedono duettare percussioni e vibrafono: il suono complessivo che ne scaturisce oscilla tra il cristallino e il fragoroso, come il clima della musica che vi viene sviluppata senza fretta, facendo interagire suono con suono: i gong, i tamburi, le tessere del vibrafono, tutte nitidamente distinte, inframezzate da riverberi e pause, in una costruizione tra il dialogico e l'evocativo.
Al quinto brano fa il suo ingresso il trombone, dapprima in duo con le percussioni, poi ancora in duo con il vibrafono, infinenei quattro brani che danno il titolo all'albumin trio. Il clima rimane il medesimo, quieto e sospeso, ma la matericità e il colore scuro del trombone, così come i fraseggi scoppiettanti caratteristici di Schiaffini, aggiungono concretezza: sebbene gong e vibrafonoassieme a un misurato uso di campionamentianche qui spingano la musica verso scenari trascendenti, il trombone la richiama al "qui e ora," quasi inquieta voce umana che s'interroga sullo sfondo prodotto dagli altri strumenti, che a loro volta alternano un'articolato ma concorde scintillio a un contrastato trillare del vibrafono e rimbombare dei tamburi.
Lavoro dal gusto decisamente contemporaneo, da ascoltare con calma non perché complessoin realtà il fluire dei suoni è quasi ovunque immediatoma per la necessità di condividere la pensosa riflessività espressa dalla musica.
Le prime quattro tracce vedono duettare percussioni e vibrafono: il suono complessivo che ne scaturisce oscilla tra il cristallino e il fragoroso, come il clima della musica che vi viene sviluppata senza fretta, facendo interagire suono con suono: i gong, i tamburi, le tessere del vibrafono, tutte nitidamente distinte, inframezzate da riverberi e pause, in una costruizione tra il dialogico e l'evocativo.
Al quinto brano fa il suo ingresso il trombone, dapprima in duo con le percussioni, poi ancora in duo con il vibrafono, infinenei quattro brani che danno il titolo all'albumin trio. Il clima rimane il medesimo, quieto e sospeso, ma la matericità e il colore scuro del trombone, così come i fraseggi scoppiettanti caratteristici di Schiaffini, aggiungono concretezza: sebbene gong e vibrafonoassieme a un misurato uso di campionamentianche qui spingano la musica verso scenari trascendenti, il trombone la richiama al "qui e ora," quasi inquieta voce umana che s'interroga sullo sfondo prodotto dagli altri strumenti, che a loro volta alternano un'articolato ma concorde scintillio a un contrastato trillare del vibrafono e rimbombare dei tamburi.
Lavoro dal gusto decisamente contemporaneo, da ascoltare con calma non perché complessoin realtà il fluire dei suoni è quasi ovunque immediatoma per la necessità di condividere la pensosa riflessività espressa dalla musica.
Track Listing
Deuterium #1; Deuterium #2; Metapenta #1; Metapenta #2; Reloaded Again; The Real Vibone; Trigonos #1; Trigonos # 2; Trigonos # 3; Trigonos #4.
Personnel
Andrea Centazzo: percussion; Giancarlo Schiaffini: trombone; Sergio Armaroli: vibraphone.
Album information
Title: Trigonos | Year Released: 1990 | Record Label: Dodicilune Records