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Sonar: Tranceportation (Volume 1)

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Sonar: Tranceportation (Volume 1)
Della serie: "Caro signor Torn, siamo una band svizzera molto ispirata dalle opere di quel grande genio dell'immagine che risponde al nome di Maurits Cornelis Escher e più ci pensiamo, più realizziamo che se a lei interessassero le nostre geometrie sonore saremmo davvero contenti di realizzare i nostri sogni sonori con lei." Torn non se lo fa ripetere due volte e risponde che non solo sarebbe disposto a produrre il lavoro della band elvetica ma che—visto che i loro suoni sono in tutto e per tutto confacenti e commisurabili alla sua idea di sperimentazione—se i signori fossero disposti farebbe anche volentieri lo special guest.

Detto fatto. Il risultato iniziale della collaborazione è un primo album (Vortex, uscito nel 2018 sempre per Rare Noise) che racconta di un incontro felice e di grande impatto per lo splendido senso di "drammatico equilibrio" che pervade quel lavoro e dove la sovrapposizione delle strutture metriche irregolari ad atipiche accordature tritone riesce a donare al tutto prospettive sorprendentemente nuove, insperate per una produzione di questa tipologia musicale. Il senso di "apertura" che la musica di questo progetto porta con sé viene replicato e, se si vuole, "amplificato" anche dalle nuove sessions che il gruppo ha registrato in un secondo tempo. Cinque giorni intensi in studio con più di ottanta ore di registrazioni: molto materiale che l'etichetta ha dunque deciso di pubblicare in due nuovi ulteriori lavori discografici pubblicati, quello recensito qui ed un altro uscito da poco e di cui parleremo a parte.

Inebriante per i colori inseriti nel gioco musicale, anche il nuovo lavoro dunque convince appieno e forse addirittura in modo maggiore rispetto a quello d'esordio.

Ipnotica ma mai stucchevole o ridondante materia sonora, Sonar persegue le sue peculiari idee di architettura musicale, trovando in lunghissimi brani strade insperate verso libertà liriche. Una sorta di trance dove si è sempre consapevoli di respirare libertà, dove la forza propulsiva della materia compositiva è sempre ben presente e in grado di far crescere i significati e dove la chitarra di Torn vola altissima ad indicare strade. Il tutto entro panorami armonici e poliritmie decisamente semplici e forse per questo vincenti in un mondo sonoro usualmente ostico da affrontare. "Se Escher avesse fatto musica invece di disegnare prospettive impossibili e perplesse, suonerebbe come Sonar" sentenzia lo scrittore Sid Smith valutando il lavoro della band.

Volete altre idee per chiarire? Prendete sane componenti rock, un'idea costruttiva tipicamente jazzistica, mescolate il tutto dentro ad una pentola in cui ribolle classico minimalismo fuso con ovvie fondamenta proprie del mondo della musica elettronica e sarete nel bel mezzo del concetto di "Tranceportation" voluto dai nostri.

Il bello è (se ce lo si può ironicamente concedere) che a guadagnarci maggiormente da tutta questa avventura sembra essere proprio Torn, forse un pelo appannato in questi ultimi anni. Ascoltate questo disco con la dovuta calma. Vi ritroverete a volerlo riascoltare subito e domani ancora. Benché la base concettuale sembra voler esplorare enigmi geometrici degni appunto dell'Escher che molti recensori francobollano alle teorie di Stephan Thelen & Co. il viaggio che Sonar e Torn offrono è di quelli che meritano il ricordo.

Album della settimana.

Track Listing

Labyrinth; Partitions; Red Sky; Tunnel Drive.

Personnel

Sonar
band / ensemble / orchestra
David Torn
guitar, electric
Additional Instrumentation

Stephen Thelen: tritone guitar; Bernhard Wagner: tritone guitar; Christian Kuntner: tritone bass; Manuel Pasquinelli: drums; David Torn: electric guitar, live looping and manipulation.

Album information

Title: Tranceportation (Volume 1) | Year Released: 2019 | Record Label: RareNoiseRecords


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