Home » Articoli » Multiple Reviews » The Microscopic Septet: History of the Micros vols. 1 an...
The Microscopic Septet: History of the Micros vols. 1 and 2: Seven Men in Neckties / Surrealistic Swing
ByHistory of the Micros vol.1 and 2: Seven Men in Neckties / Surrealistic Swing
Cuneiform Records
(2006 - distr. IRD)
Valutazione: 4 stelle
A New York esistono da sempre decine di micro-club o di situazioni equivalenti, aperte come lo fu la celebre Indica Library di Londra dove presero forma le idee più vincenti dei Beatles nel corso dei mesi che precedettero l'incisione di Sgt. Pepper, da veri deus-ex machina dell'intellighenzia locale, capaci magari di crescere un accolita di appassionati o innamorati di ben specifici movimenti culturali o, più in generale, di creare un semplice luogo di ritrovo per "menti sopraffine" o dandy ben vestiti ma con la testa a posto.
E' in atmosfere del genere che nascono e vivono, per oltre un decennio, in rigoroso anonimato, gruppi come il Microscopic Septet, talmente onnivoro da non interessare più di tanto ne' un pubblico che cercava altre emozioni ne' una critica che non ha mai forse analizzato abbastanza fenomenologie come questa.
Capace di tessere incredibili architetture in grado di unire Ellington e John Zorn (guarda caso presente in molti brani della formazione) Albert Ayler e quei Lounge Lizard ai quali, troppi, in quegli anni ascrivevano (secondo chi scrive totalmente a torto) somiglianze inaudite con la band fondata da quel simpaticone di Philip Johnston, oggi riparato in Australia ad occuparsi di musica e cinema.
I Micros (li chiamavano così) sono davvero ed in effetti, uno dei combo più difficili da interpretare ed analizzare nella storia della più recente musica "pensante". Jazz, rhythm and blues, soul, polka, mazurca, jazz convenzionale, blues, forme neo-classiche, avant-garde in stile olandese, tango, klezmer, Braxton e la musica chicagoana, Jerry Roll Morton e Charles Ives, Lacy, Kirby e Carla Bley, Globe Unity Orchestra e Sun Ra, musica totale per immagini totali e cinema totale...
Potremmo continuare per righe intere, ma c'è un unico vocabolo che può comodamente ed ecumenicamente legare fra loro tutti i precedenti: il gioco.
Sì, perché - fondamentalmente - Johnston e compagni fanno divertire ma - innanzitutto - si divertono alla grande. E tutti i brani di questi due doppi lavori, che raccolgono il sapere di dieci lunghi anni della band, lo testimoniano.
Spiegare davvero cosa sia questo gruppo e cosa raccontano le loro composizioni è fondamentalmente inutile. I Micros sono uno di quei gruppi rarissimi in cui tutto è dannatamente intelligente e godibile. Niente da "ricordare per sempre" o avventure da "mille e una notte": solo grande musica "da ogni giorno"; quella che migliaia di gruppi similari che hanno poi magari raggiunto anche le vette della celebrità, non sono riusciti a mantenere per più di una o due stagioni. Ma a loro sembrava nemmeno importare più di tanto. L'importante era suonare, suonare e suonare ancora. In uno di questi tanti club famosi per una notte o poco più. E poi, magari, chiudersi in uno studio di tanto in tanto e inanellare uno dopo l'altro piccoli gioielli sonori che hanno forse l'unico difetto di restare soltanto assolutamente e nobilmente fini a se stessi.
Una meravigliosa esemplificazione di random-band, capace di raccontare storie sonore che ti fanno stare benissimo senza lasciare mai la minima impronta. Come ha raccontato Johnston in una intervista, è come ascoltare Ellington e Fletcher Henderson dopo aver ingurgitato una buona dose di pasticche di LSD. In breve, una sorta di jazz band per un grande amante di non jazz.
Probabilmente unici.
Elenco dei brani:
Seven Men in Neckties (dagli album Take the Z-Train e Let's Flip!):
1 Chinese Twilight Zone 6:42; 2 Wishful Thinking 3:23; 3 Take the Z Train 7:24; 4 Mr. Bradley Mr. Martin 2:57; 5 Kelly Grows Up 5:05; 6 Pack the Ermines, Mary 3:52; 7 I Didn't Do It 8:45; 8 A Strange Thought Entered My Head 5:07; 9 Part at PJ's 6:30; 10 Bee Beep 8:02; 11 True 8:29; 12 Fresh Air Theme 0:57; 13 The Lobster Parade 5:56; 14 Second Avenue 5:50; 15 Why Not? 3:39; 16 Let's Flip! 5:43; 17 Lazlo's Lament 6:58; 18 Boo Boo Coming 5:34; 19 Johnny Come Lately 7:07; 20 The Mirror 7:04; 21 Hoftstra's Dilemma 5:53; 22 Women in Slow Motion 7:51; 23 Hey Wayne 4:07.
Surrealistic Swing (dagli album Off beat glory e Beauty based on Science (the Visit))
1 Brooklyn in the Fifties 5:35; 2 Baghdad Blues 4:40; 3 Crepuscule with Nellie 5:13; 4 In the Mission 7:36; 5 March of the Video Reptiles 2:41; 6 I Saw You in Utah (Idaho) 5:09; 7 I Am the Police 3:58; 8 By You, Do You Mean You or Me? 6:57; 9 Kelly Grows Up [#] 5:57; 10 Watching Television [#] 0:55; 11 Off Color 1:25; 12 Come from Behind 3:57; 13 Rocky's Heart 7:16; 14 Infernal Garden Blues 5:16; 15 Waltz of the Recently Punished Catholic School Boys 3:46; 16 Little Bobby 4:05; 17 The Dream Detective 4:19; 18 Lobster in the Limelight 6:19; 19 The Visit 7:22; 20 Fool's Errand 5:39; 21 Dill Pickle Tango 2:59; 22 One Room Too Far Away 9:14; 23 You Know What You Know [#] 3:59; 24 Fresh Air Theme (Gulf War) 1:00; 25 Fresh Air Theme (Happy Twin) 0:56
Musicisti:
Phillip Johnston - sassofono soprano; Joel Forrester - piano; Richard Dworkin - batteria; Dave Hofstra - basso; David Sewelson - sassofono baritono; Don Davis - sassofono contralto; Paul Shapiro - sassofono tenore; John Hagen - sassofono tenore; John Zorn - sassofono contralto
Tags
Comments
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
