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The Kings Of Jazz | Gilles Peterson Back In Brazil
The Kings of Jazz [compiled by Gilles Peterson and Jazzanova]
Bbe Rapster
(2006 - distr. Audioglobe)
Valutazione: 3,5 stelle
Compulsiva e contagiosa, la lunga wave compilatoria non accenna a diminuire, quasi si volesse a tutti i costi dare un minimo di ordine emotivo all'ormai irreversibile marea sonora in cui nuotiamo pacifici [qualcuno con salvagente, altri con i-pod, entrambi sorridenti]. Tra gli alfieri più celebrati c'è sicuramente Gilles Peterson, il dj e produttore inglese - di cui abbiamo anche recentemente recensito qualche antologia - che meglio incarna la necessità di trovare dei ponti tra la tradizione e il presente.
Non a caso le ultime raccolte in cui c'è lo zampino di Peterson si strutturano mediante l'accostamento di un disco di "classici" [più o meno oscuri] a uno di cose attuali: è così anche nel volume dedicato al jazz della serie "The King Of", in cui il dj inglese si divide i compiti con i tedeschi Jazzanova.
Il volume "classico" curato da Peterson - nella evidente impossibilità di dare realmente anche solo una pallida idea di quali siano i "re" del jazz - si avventura in un percorso intelligente e non banale, in cui si evidenziano alcune componenti che saranno poi riprese nelle produzioni di nu-jazz: il ritmo in primis, con la "Quiet Fore" di Roy Haynes o "Anthenagin" di Art Blakey, ma anche il jazz elettrico di "In Memory Of", dal fender rhodes di Randy Weston, il recupero della voce con "My Favorite Things" nella versione di uno splendido Mark Murphy e il coro gospel di "Spirits Up Above" di Roland Kirk.
Dei "giganti" viene scelto il Coltrane di "Equinox", il Dolphy di "Fire Waltz", il Mingus di "Moves", per chiudere con l'immortale esercizio di spazio-tempo che Bill Evans ha disegnato con "Peace Piece". A botta sicura!
Decisamente meno coraggioso e pensato il secondo CD, The Present, con i Jazzanova che si dimenticano [più o meno consciamente] di rappresentare uno spettro ampio per concentrarsi invece sui suoni e gli artisti che sono loro più affini.
Classici downtempo come "Spirits In Transit" dei 4Hero o l'ottima "Two Miles Before Dawn" dei Two Banks of Four si alternano a cose troppo lunghe come il live del pur bel brano di Bembe Segue "Mother Of The Future". Spazio [meritato] al Matthew Herbert orchestrale e all'Innerzone Orchestra di Carl Craig , [un po' meno essenziale] con Rima, Pavel Kostiuk o Carlo Fashion, [fulminante] con l'house leggera e jazzata finale di "Afro White". Si poteva dare di più.
Aa.Vv.
Gilles Peterson Back In Brazil
Ether
Valutazione: 3,5 stelle
(2006 - distr. Audioglobe)
Il buon Gilles Peterson ritorna poi sul proverbiale "luogo del delitto" con il secondo capitolo della sua avventura brasiliana, dopo il successo di In Brazil: anche qui "vecchi" da una parte e "giovani" dall'altra, con un primo CD ricco di gemme poco conosciute degli anni '60 e '70 e un secondo dedicato all'inquieto fermento delle ondas novas verde-oro.
Tra le cose più belle del volume dedicato alla tradizione - anche qui Peterson è bravissimo, dobbiamo dirlo, a scegliere canzoni che lasciano scorgere i semi di quello che verrà - c'è sicuramente un'irresistibile "Samba Do Carioca" con Silvio Cesar And Meirelles, Wilson De Neves che si lancia in una sensualissima versione del classico di Marvin Gaye e Tammi Terrell "California Soul", l'altro Wilson, Simonal, a accarezzare "Nana" con fiati corposi.
Sfilano Jorge Ben, il Trio Mocoto, una fantastica Evinha con "Que Baneira", il sognante Lo Borges di "Homem De Rua", per arrivare al gustoso mélange strumentale della Orquestra St.Moritz e alle schegge futuriste di Luis Eca, per un viaggio di tenore quasi psichedelico attraverso i suoni del Brasile di qualche decennio fa.
Tra le cose nuove, Peterson ci fa scoprire bagliori di reggae nell'Echo Soundsystem, di hip-hop con il popolare Rappin' Hood, accendendo le lame più elettriche di funk tropicalista, con qualche remix di troppo e facendoci scoprire gioielli come "Baby" di Drumagick. Altri nomi già conosciuti come Seu Jorge o Bruno E sono tra le cose migliori della raccolta. Biglietto a data aperta per Mr. Peterson, di cose da raccontarci ce ne sono ancora molte!
Elenco dei brani e musicisti
The Kings Of Jazz Cd 1 - The History
01. Roy Haynes - Quiet Fire; 02. Randy Weston - In Memory Of; 03. Rahsaan Roland Kirk - Spirits Up Above; 04. Charles Mingus - Moves; 05. Art Blakey - Anthenagin; 06. The Jazz Crusaders - Young Rabbits; 07. Mark Murphy - My Favorite Things; 08. John Coltrane - Equinox; 09. Eric Dolphy - Fire Waltz; 10. Bill Evans - Peace Piece;
The Kings Of Jazz Cd 2 - The Present
01. Nikki O - Butterflies; 02. 4 Hero - Spirits In Transit; 03. Bembe Segue - Mother Of The Future (Live); 04. The Matthew Herbert Big Band - Everything’s Changed; 05. Pavel Kostiuk feat. Vanessa Freeman - Brand New Day (Chateau Flight Remix); 06. Two Banks Of Four - Two Miles Before Dawn; 07. Rima Feat. Ian O’Brien - Modern Times; 08. Innerzone Orchestra - At Les; 09. Carlo Fashion - Muster Fur Kammerorchester; 10. Hedvig Hanson - Afro White;
Back In Brazil Cd 1
01. Edson Fredeiro & A Transa - Bobeira; 02. Silvio Cesar & Meirelles - Samba Do Carioca; 03. Dom Salvador & Banda Abolicao - Hei Voce; 04. Wilson Das Neves - California Soul; 05. Evinha - Que Baneira; 06. Wilson Simonal - Nana; 07. Jorge Ben - Lalari; 08. Sergio Ricardo - Conversacao De Paz; 09. Trio Mocoto - Swinga Sambaby; 10. Lo Borges - Homem De Rua; 11. Antonio Adolfo - Cascavel; 12. Dominguinhos - Baiao Violado; 13. Antonio Carlos & Jocafi - Tereza Guerreira; 14. Orquestra St Moritz - Procura Se Uma Virgem; 15. Luiz Eca - Reflexos
Back In Brazil Cd 2
01. Echo Soundsystem - Calma Mamma; 02. Rappin' Hood - Ze Brasileiro; 03. Voltair - Voltair; 04. Azymuth - Roda Piao; 05. Zero DB - A Pomba Girou; 06. Edu K - Sex O Matic; 07. Drumagick - Baby; 08. Bruno & Sexteto - Urubu Jazz; 09. S Tone Inc - Beira Do Mar; 10. Seu Jorge - Eu Sou Favela; 11. Lusito - Todas Aque Las Coisas
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