Andy Middleton: The European Quartet Live

Il disco impressiona per tutte le qualità che Andy Middleton da anni ci ha fatto conoscere e che gli hanno riservato le lodi dei piú noti colleghi con cui spesso si è esibito. Il nuovo progetto è ben registrato dal vivo in due occasioni, ad Hannover ed al Birdland di Amburgo, con lunghe cavalcate improvvisative che sembrano esaltare i musicisti: prendiamo ad esempio la finale "Up the River", che dura piú di quattordici minuti passando per atmosfere che vanno dal minore al maggiore con una logica incalzante, senza momenti di tedio o di incertezza. O "Mister Jorge", il brano di apertura, che è dedicato allo psicoterapeuta di Middleton, e che dura più di undici minuti: le sedute psicoanalitiche, si sa, hanno bisogno di tempo... Scherzi a parte, si tratta di brani che i musicisti conoscono a memoria e che hanno un'architettura ben definita.

È tutto molto preciso, intenso, con il leader che sa come muoversi sulla ritmica prendendo assoli che ne dimostrano l'assoluta padronanza degli strumenti, in termini emozionali e tecnici. Ogni sua nota colpisce nel segno, ma non solo, rivela anche capacità di leadership notevoli, senza mezzi termini. È bravo Derado (che ha studiato al Berklee College) a svolgere con precisione il proprio ruolo di sideman, senza una nota in piú o in meno di quello che gli viene chiesto, con degli assoli che in cui le note sembrano file di perle che sgocciolano da un contenitore, precise ad inanellarsi nella logica dei brani eseguiti. Belle le sue intuizioni armoniche e la profondità con cui scava nei brani.

Il disco - che è dedicato a Christoph Eidens, giovane vibrafonista tedesco che ha collaborato a lungo con Middleton - sprigiona, sia nella musica che nel modo in cui è stato missato in studio, un calore insolito, che lo rende accattivante all'ascolto, pur se la musica di Middleton non è proprio facilissima (ma così facendo si distingue e tanto da altre proposte simili).

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