Sunna Gunnlaugs: The Dream

Se da un lato sono chiare le sue passioni per Bill Evans e Keith Jarrett, oltre che Bobo Stenson e Jon Balke, alcuni hanno paragonato la sua musica vicina anche alle sonorità dell'EST trio, ma a noi piace sottolineare la forte personalità della Gunnlaugs che ha già una sua precisa identità che la mette al riparo da facili accostamenti.

La sua capacità principale è quella di saper dosare con gusto e personalità le sue radici profondamente nordiche con le esperienze americane maturate grazie agli studi ed ai concerti negli anni novanta.

Alcuni esempi? Ascoltate la straordinaria apertura e lo sviluppo di "Holding Ground" in cui esce allo scoperto l'eleganza di forma di questo quartetto, o i piccoli intermezzi di libere improvvisazioni delle cinque parti di "Spin". Ed è da sogno la dolcissima melodia della title track mentre è un gioiellino il brano che chiude l'album, "Kom" in un duo piano- basso dove viene esaltato il suo tocco femminile sulla tastiera.

Stiamo parlando in ogni caso di un artista che è al suo sesto disco da leader, probabilmente quello che fino ad ora esprime al meglio le sue potenzialità.

E' curioso come nelle note di copertina di questo album la Gunnlaugs sottolinei che la scelta del titolo da dare ad un CD è sempre sofferta, e mai come in questo caso "The Dream" potrebbe creare molte aspettative. Niente paura, il risultato è decisamente positivo.

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