Giovanni Mirabassi Trio: Summer's Gone
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Giovanni Mirabassi torna al classico trio, dopo il piano solo Live in Germany e i due lavori in cui il medesimo trio era affiancato da un'orchestra d'archi (Viva V.E.R.D.I., registrato in Corea del Sud) e ospitava il vibrafonista Stefon Harris (No Way Out). La formazione è la medesima, con Gianluca Renzi al contrabbasso e Lukmil Perez alla batteria, e tutto sommato la medesima è anche la cifra stilistica: lirismo e perfezione tecnica al servizio di brani quasi tutti originali (con l'eccezione di "Ausencias," di Astor Piazzolla).
E sulla bravura degli interpreti non c'è niente da dire: Mirabassi conferma la sua scioltezza nelle improvvisazioni e la sensibilità nel tocco, che si apprezza in particolare nelle due improvvisazioni e nel brano di Piazzolla, condotti in solitudine; Renzi è ottimo accompagnatore ed eccellente nei soli; Perez svolge il suo ruolo in modo tradizionale, ma con la dovuta sensibilità. Né si può discutere la piacevolezza dei temi e dei loro sviluppi, con brani certo accattivanti come "Quasi Quasi" o "La Mèlodie du Desastre." Il problema, semmai, è se questo basti a caratterizzare un lavoro la cui convenzionalità di forme e stilemi è tale da appiattire il tutto e farlo apparire solo ben confezionato, così da lasciare pochi segni al momento della sua conclusione.
Certo, questo tipo di perplessità dipendono in larga misura dalle preferenze estetiche dell'ascoltatore: chi prediliga l'interpretazione tradizionale del piano trio troverà Summer's Gone un lavoro più che gradevole. Ma, anche in tal caso, gli inevitabili confronti proprio con quella tradizione non possono che segnalare come l'asticella potesse essere posta un po' più in alto.
E sulla bravura degli interpreti non c'è niente da dire: Mirabassi conferma la sua scioltezza nelle improvvisazioni e la sensibilità nel tocco, che si apprezza in particolare nelle due improvvisazioni e nel brano di Piazzolla, condotti in solitudine; Renzi è ottimo accompagnatore ed eccellente nei soli; Perez svolge il suo ruolo in modo tradizionale, ma con la dovuta sensibilità. Né si può discutere la piacevolezza dei temi e dei loro sviluppi, con brani certo accattivanti come "Quasi Quasi" o "La Mèlodie du Desastre." Il problema, semmai, è se questo basti a caratterizzare un lavoro la cui convenzionalità di forme e stilemi è tale da appiattire il tutto e farlo apparire solo ben confezionato, così da lasciare pochi segni al momento della sua conclusione.
Certo, questo tipo di perplessità dipendono in larga misura dalle preferenze estetiche dell'ascoltatore: chi prediliga l'interpretazione tradizionale del piano trio troverà Summer's Gone un lavoro più che gradevole. Ma, anche in tal caso, gli inevitabili confronti proprio con quella tradizione non possono che segnalare come l'asticella potesse essere posta un po' più in alto.
Track Listing
Requiem For N. F.; A Dirty Job; Le Voyage De Yui; Quasi Quasi; Ausencias; La Mèlodie du Desastre; Impro 1; Summer’s Gone; My Corean Heart; Impro 2; Nana Nana Nana; Valentina.
Personnel
Giovanni Mirabassi: pianoforte; Gianluca Renzi: contrabbasso; Lukmil Perez: batteria.
Album information
Title: Summer's Gone | Year Released: 2018 | Record Label: CAM Jazz
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Instrument: Piano
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