Vinny Golia Quartet: Sfumato

Per questo Sfumato, Golia riunisce tre amici ed eccellenti strumentisti di vecchia data, come il leggendario trombettista Bobby Bradford e i veterani Ken Filiano e Alex Cline, con i quali aveva gia licenziato nel 1998 lo splendido Lineage. Il quartetto procede così con un unico sentire, e si muove nelle complesse strutture compositive del leader con assoluta domestichezza e padronanza dei mezzi espressivi.

Dall’ascolto risulta altresì evidente come la parola d’ordine sia understatement, e l’esecuzione si collochi lontano da virtuosismi o esibizioni muscolari, con gli eventi sonori che sembrano accadere con estrema naturalezza. A Golia e soci interessano le zone d’ombra, i contorni “sfumati” per l’appunto, l’esplorazione del suono, a volte ardua a volte più accessibile, che esalta la ricchezza timbrica degli strumenti.

Si lavora spesso sugli accostamenti, talvolta sulle sovrapposizioni e sugli intrecci per creare una trama affascinante che sfiora, senza mai prenderne possesso definitivo, una vasta gamma di situazioni.

In “All Togheter Now“ il clima è dettato dal cavernoso zigzagare del clarinetto basso con gli effetti del contrabbasso archettato, “CBQ241” fluttua leggera nell’aria, “NBT“ ha il sapore di certe improvvisazioni care al quartetto di Ornette Coleman, “Transition of Power“ è una sorta di manifesto programmatico del modo di comporre del leader ricca com’è di spigolosità e dolcezze, slittamenti metrici e armonie sofisticate, tracce melodiche riconoscibili e libere improvvisazioni. Gran disco.

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