Silvestrio: Rollercoaster

Quest'ultimo lo si apprezza nella selezione delle composizioni, in gran parte della penna del leader, ma di fatto piuttosto diverse come clima e stile. Così, la title track e "Pendolo" sono pluriforme e libere, con una prevalenza ritmico-dinamica che domina anche "Dimelo ol oido" mentre "Forerunner" e "La réve" sono brani a là Meldhau, "Traveling" una bella narrazione che dà spazio anche alla voce del contrabbasso, "Softly as in a Morning Sunrise" quasi una parafrasi del ben noto standard, e via dicendo.

Il tutto con un chiaro e riconoscibile timbro personale, dovuto al sound di ciascuno dei tre musicisti, padroni dei molteplici stilemi espressivi dei loro strumenti, ma soprattutto al loro interplay, paritetico e degno di un autentico trio. Perché se il piano, com'è quasi ovvio, governa la scena, il basso trova spazi da solista e la batteria domina a più riprese con accompagnamenti tanto incisivi, quanto pertinenti e diversificati.

In buona sostanza, un lavoro gustoso, non rivoluzionario ma di alto livello, sufficientemente ricercato e originale da meritare un confronto attento con lavori di formazioni ben più affermate.

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