Eugenio Colombo: Racconto flautato

Di jazzistico in senso stretto in questo CD si trova ben poco, ma sicuramente jazzistico è lo spirito che lo pervade: una continua e tenace ricerca sonora costruita sul principio dell’improvvisazione istantanea, dove la composizione prende corpo attraverso l’accumulazione di minimi impulsi, svincolata da trame narrative canoniche ed ancorata ad una sorta di puntillismo musicale.

A collegare tra di loro le dodici miniature di “Racconto Flautato” è l’esplorazione dello spazio, è l’uso del silenzio come vuoto pneumatico dal quale far deflagare gorgoglii, sussurri, grida, sibili, è il tempo, non quello segnato dal pentagramma, ma quello insito nella natura delle cose.

Con i brani successivi il paesaggio sonoro si apre, assumendo forme e strutture più tangibili, la sovraincisone dei flauti materializza composizioni dalla bucolica serenità ed il respiro narrativo si fa più ampio quasi a rilasciare tensioni precedenti.

La tecnica di Colombo è prodigiosa, altrettanto la sua visionaria capacità di dipingere con poche pennellate un quadro di rarefatta bellezza.

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