The Cube: Qiuet Yesterday

Giunto alla sua seconda produzione dopo il disco di debutto omonimo, The Cube si apre al superbo sax di Bob Mintzer per proporre ancora una musica viva e palpitante, timbricamente penetrante e strutturalmente coerente. Quiet Yesterday rappresenta un'opera collettiva, che esalta a meraviglia l'empatico lavoro di gruppo sia sul piano compositivo che su quello dell'arrangiamento. Ha il raro pregio di unire magistero e trasporto emotivo, suscitando nell'ascoltatore adesione sia estetica che emotiva e sensoriale. Il tutto è arricchito da una cura delle sfumature e delle dinamiche davvero ammirevole. Ogni musicista svetta per la qualità degli interventi, il seducente feeling e la varietà delle atmosfere. Brani come "Visions of Gaudì" e "Purpura" tolgono il fiato, volando alti in un cielo limpido di diafana poesia.

Il disco va perlatro considerato come un fulgido omaggio all'arte di Tom Harrell, capace con la sua purezza espressiva di distillare gocce di lirismo e di integrarsi a meraviglia nel disegno generale della musica. Non si promettono rivoluzioni in questo disco, solo un mainstream rilucente e swingante da godere a fondo. Ciò è il frutto di un accurato percorso di conoscenza umana e professionale che ha dato vita ad un progetto coinvolgente nel quale i musicisti sanno ascoltarsi e stimolarsi reciprocamente. Se avete l'intenzione di acquistare un solo disco di jazz questo mese, scegliete Quiet Yesterday.

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