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Omar Sosa: Promise
ByUsiamo il termine jazz pur consapevoli che la sua musica è talmente ricca e sfaccettata da sfuggire ad ogni classificazione. È comunque vero che molti stilemi tipici del jazz, e soprattutto lo spirito di ricerca, rappresentano una componente centrale del suo stile, che mantiene un approccio "colto" pur essendo influenzato dalle musiche etniche africane e dalle molte sintesi nate nel Centro e Sud America.
In attesa del suo nuovo disco in studio, che si chiamerà Afreecanos ed è programmato per il mese di ottobre, l'etichetta tedesca Skip Records pubblica la registrazione di questo splendido concerto tenutosi ad Amburgo nel maggio 2006. Omar Sosa guida un gruppo con abituali partner, che si amplia ad ospitare il nostro Paolo Fresu.
"Ogni volta che salgo sul palco - ha detto Sosa in un'intervista a Musica Jazz - non ho la minima idea di come andrà a finire (...) L'obiettivo principale è far si che su quel palco, tra i musicisti, succeda qualcosa, scocchi la scintilla della comunicazione".
Non era difficile prevedere che una sensibilità a suo modo "etnica" come quella di Fresu avrebbe trovato un terreno d'incontro col cubano Sosa: la cosa è puntualmente avvenuta in modo assolutamente naturale, senza che il minimo sacrificio d'identità da parte di alcuno. In un percorso musicale profondamente intriso d'africanismi, il trait d'union è rappresentato da Miles Davis: quello liricamente straziato, che la tromba di Fresu evoca magistralmente, e quello aperto all'elettronica dell'ultimo periodo.
Il brano d'apertura, "Eleggua En Do" ne è un valido esempio. Sullo sfondo iterativo di percussioni afro-latine, Sosa invoca una divinità della Santeria, la religione ancestrale cubana, mentre Fresu improvvisa con il lirismo che conosciamo. Parlare di etno-jazz come qualcuno ha fatto è del tutto improprio: siamo di fronte ad una sintesi nuova e suggestiva dove il tempo è trasceso. L'Africa è reale e si confronta senza forzature con le mille diramazioni nate dal suo ventre caldo, dalla dispora che ha portato nel Nuovo Mondo milioni d'africani in catene (ed i loro Dei).
Oggi solo Steve Coleman, con la sua ricerca sulle radici ancestrali della musica afro-americana, eguaglia per ricchezza e profondità di sintesi il confronto con Sosa.
Gli altri brani del disco rivelano ancora suggestioni profonde e molte sorprese. Si va dall'etnico, lento ed iterativo "Two Afreecanos" (senza Fresu), ai magistrali "A Moment" e "Afreecanos West" dove la collaborazione tra i due artisti tocca le vette. Il primo brano è notturno e struggente mentre il secondo è ritmicamente acceso e intriso di stilemi jazzistici (e latini).
Un disco ricco e suggestivo che, senza voler essere una tappa progettuale,conferma l'alta cifra espressiva del pianista e compositore cubano.
Personnel
Omar Sosa
pianoAlbum information
Title: Promise | Year Released: 2007 | Record Label: Ota Records