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Yoshie Fruchter: Pitom
ByEvidentemente il buon John Zorn ha deciso di prendere alla lettera il nome che ha assegnato alla fortunata serie "Radical Jewish Culture". Dopo Koby Isrealite, Jamie Saft, Jon Madof & Rashanim, Eyal Maoz e altri, arriva il tempo per il quartetto guidato dal chitarrista Yoshie Fruchter. Con questo Pitom ci troviamo nel bel mezzo di un incrocio pericoloso fra l'energia dei King Crimson di metà anni settanta, la Mahavishnu Orchestra di John McLaughlin degli esordi e certe escursioni 'rockettare' di Bill Laswell (che non a caso ha curato nel proprio studio di registrazione questo ottimo album, pubblicato dalla Tzadik di Zorn). Senza dimenticare le lezioni più recenti di Sonic Youth e Masada.
Il violino e la viola di Jeremy Brown sembrano offrirsi come agnello sacrificale, con zigzaganti melodie che ci attirano con il loro profumo di miele nella tana del lupo. Quando abbassiamo la guardia, perché siamo ragionevolmente sicuri che non c'è nulla da temere, arrivano le bordate acide della chitarra di Yoshie Fruchter e la musica sembra esplodere nell'aria come fuochi d'artificio multi colorati e imprevedibili. Il profumo è quello della lava incandescente, con lunghe colate sempre ben sostenute dalla ritmica serrata dell'ottimo batterista Kevin Zubek e del funambolico bassista Shanir Blumenkranz. A questo punto anche Jeremy Brown toglie la maschera e si tuffa negli abissi a fianco dei compagni, menando fendenti che ci riportano alla memoria i mitici High Tide di Simon House e Tony Hill.
Da un punto di vista melodico ed armonico la musica che ascoltiamo sembra essere perfettamente calata nella tradizione ebraica, ma l'esecuzione si sposta frequentemente e con decisione verso una aggressività metropolitana che ci racconta i quartieri di Brooklyn molto più che non le sinagoghe misteriose. Nelle sezioni più controllate l'umore è malinconico, riflessivo e dolente. Ma poi basta un istante di distrazione per trovarsi proiettati al centro del percorso dei razzi terra-terra, nei paraggi delle marmitte infuocate dei tank, circondati dai proiettili traccianti che esplodono nell'aria.
I tredici brani sono rigorosamente strumentali e le voci che ascoltiamo sono solo quelle che emergono dalla chitarra elettrica, dal violino, dalla viola, dal basso elettrico e dalla batteria. Ma bastano e avanzano per esprimere tutto quello che si annida nel cuore di questi baldi giovanotti che non si fermano davanti a nulla. E perchè dovrebbero?
Track Listing
01. Skin and Bones; 02. Go Go Golem; 03. The Robe of Priestly Proportions: Part I; 04. The Robe of Priestly Proportions: Part II; 05. Freigel Rock; 06. Lungs and Spleen; 07. Shikora; 08. Minim: Part I; 09. Minim: Part II; 10. The Dregs; 11. The Binding of the Burning Books; 12. Davita; 13. Sadie’s Splinter.
Personnel
Yoshie Fruchter
guitarYoshie Fruchter (chitarra); Jeremy Brown (violino e viola); Shanir Blumenkranz (basso); Kevin Zubek (batteria).
Album information
Title: Pitom | Year Released: 2009
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