Brasiliano residente negli USA, Jovino Santos Neto (classe 1954) ha iniziato la sua attività alla fine degli anni Settanta nel gruppo di Hermeto Pascoal e ha poi lavorato con Airto Moreira e Flora Purim, ma anche con gruppi a suo nome. Qui è alle prese con un repertorio che riassume molte sue esperienze, interpretato in solitudine. Il programma è vasto, dato che tra le venti tracce trovano spazio Lennon-McCarntey e brani latin, sue composizioni e omaggi al maestro Pascoalil tutto legato da brevi intermezzi della propria penna. Lo stile è incentrato sull'attenzione al suono, le variazioni armoniche e la libertà espressiva sulla tastiera. L'assoluta originalità delle letture si evince bene ascoltando gli standard: quasi irriconoscibili nonostante gli arrangiamenti tutto sommato convenzionali, e questo grazie a un'interpretazione del tutto personale. Il disco è piacevole e ben suonato, senza contenere momenti memorabili. Tuttavia alcune tracce risultano di particolare interesse: su tutte, la curiosa "Samba de uma nota sò." Tipico esempio di piano solo, in bilico tra jazz moderno, latin e canzone.
Track Listing
Blackbird; Semente; Hoping For The Day; Crescendo; All The Things You Are; Samba Triste; Surgindo; Choro Bandido; Do SOlo; Samba De Uma Nota So; Descanso; Amanha; What Is This Thing Called Love?; Bebe; Bosto; My Funny Valentine; Sempre; Na Batacuda Da Vida; Muito; Nem Um Talvez.
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