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Itamar Borochov: Blue Nights

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Itamar Borochov: Blue Nights
Terzo album a proprio nome per il trentacinquenne trombettista israeliano Itamar Borochov, da anni ormai residente a New York e che qui fa convergere la tradizione jazzistica con quella di musiche delle terre della sua origine. Non solo però la musica sefardita, bensì anche quelle del maqam arabo e dello Gnawa marocchino.

Le tradizioni etniche, tuttavia, entrano a far parte di questo lavoro senza togliere ad esso un chiarissima identità jazzistica, vuoi per le sonorità della formazione—un classico quartetto nel quale solo nel secondo brano l'oud si sostituisce al contrabbasso e nel terzo si aggiunge Innov Gnawa, formazione statunitense che riprende la musica marocchina—vuoi perché l'impianto è decisamente modern jazz, e sono soprattutto le scale e la pronuncia della tromba a introdurre le influenze etniche, che finiscono così per integrarsi completamente, contribuendo però a dare una fresca originalità alla musica.

Quest'ultima è in prevalenza caratterizzata da un forte dinamismo, che a più riprese (i primi due brani, "Broken Vessels") si avvia dal fraseggio narrativo della tromba, che è sempre prima voce, per poi accelerare nell'incedere, con la ritmica a sospingere attraverso figure reiterate e quasi ipnotiche la libera e drammatica espressività della tromba. Un impianto che si conserva in parte anche nel brano conclusivo, l'unico non originale ma della penna del rabbino Baruch Chait, che perciò è ancor più radicato nella musica ebraica tradizionale: anche qui, infatti, il tema viene trattato in crescendo ritmico fino a una vetta quasi catartica, dopo la quale si ritorna quietamente alla lirica ripetizione conclusiva. E anche in "Motherlands," ove sono presenti la voce di Maalem Hassan Ben Jaafer e il suono delle qraqeb, nacchere d'origine gnawa, l'impianto non cambia molto e il trio etnico funge quasi da seconda voce accanto alla tromba.

Lavoro al tempo stesso diretto e suggestivo, eccellentemente suonato da tutti i musicisti, con un'ovvia menzione particolare per il leader, trombettista lirico ma mai banale, la cui forte potenza espressiva viene valorizzata nelle sezioni di maggior intensità dinamica, ma che anche altrove è sempre pienamente convincente.

Track Listing

Right Now; Blue Nights; Motherlands; Maalem; Daasa!; Garden Dog Sleeps; Broken Vessels; Revolutionizin'; Kol Haolam Kulo (Take Me To The Bridge)

Personnel

Itamar Borochov: trumpet; Rob Clearfield: piano; Avri Borochov: bass, oud (track 2); Jay Sawyer: drums; Innov Gnawa (track 3) - Maalem Hassan Ben Jaafer: vocals; Samir Langus: chorus, qraqeb; Amino Belyamani: chorus, qraqeb

Album information

Title: Blue Nights | Year Released: 2019 | Record Label: Laborie Records


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Jun 25 Tue
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