The Bennie Maupin Ensemble: Penumbra

Con questo Penumbra, Maupin conferma una raggiunta classicità nel ruolo di outsider nel panorama jazzistico internazionale, organizzando un ensemble assolutamente acustico nel quale si cimenta felicemente con cinque strumenti e mette in mostra le sue ottime qualità di compositore.

L’album è articolato in modo da alternare composizioni strutturate, di durata superiore ai 4 minuti, che vanno a costituire il nocciolo duro dell’incisione, con altre sotto i tre minuti, piccole miniature che illuminano l’incedere rilassato e in qualche modo spirituale delle precedenti.

Il clima generale dell’incisione è marchiato a fuoco in ugual modo dalla sonorità terrosa e sgranata del clarinetto basso, e dai registri gravi del sax tenore, sostenuti e sollecitati in modo splendido dal contrabbasso denso di Derek “Oles” Oleszkiewicz. In composizioni come “Neophilia 2006“, “Walter Bishop jr.“, la title track e “Message to Prez“, si respira un’aria di profonda pace e serenità, la consapevolezza di aver raggiunto un equilibrio espressivo dettato dalla saggezza e dalla profonda conoscenza, vissuta in prima persona, della storia più recente della musica afroamericana.

Nè mancano brani come “Tapping Things“, con la batteria e le percussioni a suggerire un ritmo danzante, o la funkeggiante “See the Positive“, episodi che illuminano ulteriormente un lavoro importante, nel quale la penombra evocata dal titolo non indica scarsità di colori musicali o di chiarezza compositiva, ma è sinonimo di discrezione e di sobria celebrazione del proprio universo artistico.

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