Satoko Fujii, Natsuki Tamura: Pentas: Tribute to Eric and Chris Stern

Coppia nella vita e nell'attività artistica, Satoko Fujii e Natsuki Tamura presentano con questo Pentas il loro settimo disco (il primo, How Many, risale al 1997). Registrato a Cracovia, esce per la polacca Not Two, che della Fujii ha pubblicato numerosi lavori. La dedica del sottotitolo è a una coppia di appassionati conosciuti a Cracovia, al concerto che seguì la registrazione, il marito della quale, malato, morì proprio la notte successiva.

L'album si articola su otto brani, quasi tutti relativamente brevi e—soprattutto—sorprendentemente lirici, se si tiene conto dello stile improvvisativo e sperimentale dei due e dell'uso espressivo dello strumento che è tipico del trombettista. Dopo un attacco percussivo e ritmico, i primi quattro brani—tra i quali quello eponimo—vedono i due dialogare con molta libertà, ma seguendo un percorso narrativo sempre chiaro e, almeno in filigrana, lineare; lo zigzagare delle linee della tromba, così come gli interventi ora percussivi, ora più astratti della tastiera conferiscono a composizioni fondamentalmente narrative un colore particolare.

I due brani più lunghi, "Stilness" e "Rising" (entrambi oltre gli otto minuti), si aprono con artifici tecnici sul piano: il primo con una sonorità prodotta dalle corde, che dipinge uno scenario trascendente sul quale si sviluppa poi un dialogare evocativo e ancora una volta molto lineare; il secondo con una sonorità prodotta dalle corde preparate, che accompagna—quasi fosse una kora—il canto distorto della tromba per quasi un terzo, prima che il dialogo si trasformi di nuovo in una narrazione più limpida, ma in forte crescendo dinamico e drammatico, mutando più volte clima.

Il breve "Renovation" è invece più ritmico e percussivo, mentre il conclusivo "Circle" è caratterizzato da una forte concitazione, che tuttavia non subordina il contenuto narrativo, sviluppato soprattutto da Tamura, che si esprime principalmente sulle note alte.

Disco al tempo stesso semplice e ardito, sorprenderà e piacerà a chi ritiene la coppia giapponese un po' troppo cerebrale.

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