Yves Theiler Trio: Out of the Box

Di tale eclettismo è prova già la traccia d'apertura, che cambia a più riprese, mettendo in scena aperto lirismo e meditativa astrattezza, celle ritmiche reiterate e passaggi dinamici impetuosamente catartici, sovrapposizioni dei tre strumenti e improvvisazioni individuali - insomma un caleidoscopio di invenzioni, molto coerente e godibilissimo.

Se il pianista mostra una eccellente abilità sulla tastiera, affiancando un bel tocco a un grande controllo della dinamica e a un ricco bagaglio di riferimenti alla storia dello strumento, notevole è anche la qualità messa in mostra dagli altri due partner: Mantel è particolarmente efficace nelle sovrapposizioni al piano nei momenti ritmicamente più intensi, ma ha grande sensibilità negli accompagnamenti (in particolare si ascolti quello al solo del basso in "Escape 01"); Dietrich stupisce per l'interpretazione del basso elettrico, che tende a trattare come un contrabbasso, con ottimi e originali risultati sia negli assolo, sia nel lavoro di gruppo.

Un'ultima nota sulle composizioni, anch'esse estremamente varie negli scenari e diverse tra loro (esemplare il contrasto tra la intensissima "Yesterday, Tomorrow" e l'astratta "Ballad for Three"), ma ciononostante molto coerenti, così da formare un lavoro assai personale e riconoscibile, dentro la tradizione del piano trio, ma né banale, né omologato alle sue principali "correnti". In breve: un CD tanto gustoso, quanto interessante, di una formazione giovane e promettente, ma senz'altro oggi già matura.

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