Richard Galliano: New Jazz Musette

Certo spiace un po' vedere un musicista come Richard Galliano ripresentare, disco dopo disco, quella che è stata la propria luminosa e brillante carriera senza aggiungere a essa neppure una virgola di nuovo e originale. Succede ormai da qualche tempo e in questo ultimo, doppio CD, succede in modo particolarmente vistoso.

Il fisarmonicista si presenta alla testa di un quartetto eccellente, ritmica con il fido André Ceccarelli alla batteria e Philippe Aerts al contrabbasso, più la chitarra di Sylvain Luc; programma, nient'altro e niente di più che i suoi classicissimi cavalli di battaglia, dall'iniziale "A French Touch" a "Spleen," passando per "Coloriage" e "Viaggio," "Tango pour Calude" e "Ballade for Marion." Le interpretazioni, altrettanto classiche, dalla struttura della formazione alle forme espressive dei soli, dal ruolo della chitarra alle atmosfere che ne scaturiscono. Dalla quale emerge solo l'ultimissima traccia, una "Aurore" dai toni quasi country, nella quale però, forse non a caso, proprio la fisarmonica ha un ruolo meno centrale e vi emergono contrabbasso e chitarra.

Per carità, tutta musica ben organizzata, ben eseguita, gradevolissima da ascoltare, ma che suona tremendamente agiografica ed emana un sentore di tramonto: quanto sono lontani i tempi dei duetti con Gabriele Mirabassi o con Ron Carter! E se si pensa che proprio proprio vent'anni fa usciva quel capolavoro che fu Blow Up, con Michel Portal, l'ascolto di questo New Jazz Musette mette malinconia.

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