Marco Lo Russo: Mediterranean Accordion... Live

In questo lavoro Lo Russo diversifica le formazioni in scena, presentandosi da solo, in quartetto con piano, contrabbasso e batteria, o in ottetto - grazie alla partecipazione del Kuasar string Kuartet. Proprio quest’ultimo, che suona in alcuni brani da solo, si rivela un importante valore aggiunto, non solo per l’arricchimento di sonorità che arreca al contesto, ma anche per la capacità di mutare scenari nello stesso brano, passando da modalità tipicamente tanguere a sprazzi di musica classica contemporanea (notevole pare l’influsso del Balanescu Quartet).

Ne esce così un disco gustoso, variato, ricco di atmosfere, nelle quali le qualità del leader non faticano ad emergere, come avviene ad esempio in “Red Tango”, “Delfin” o nell’eccellente “Solo Contigo”, nella quale peraltro tutti quanti i musicisti hanno modo di mettere individualmente del proprio nell’esecuzione, con risultati davvero eccellenti.

Ma è in generale la qualità delle composizioni e degli arrangiamenti che rende il lavoro particolarmente importante: complessa l’arabeggiante “Camel”, splendide le due tracce interpretate dal Kuasar, “Tango antiguo” e “The Light Reality”. In quest’ultima compare anche il batterista Claudio Trotta, la cui presenza ritmica è essenziale nel corso di tutto l’album per dare una personalità propria alla musica del gruppo.

Un lavoro davvero singolare, intersezione di più stilemi, che merita grande attenzione.

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