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Maryanne de Prophetis

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01. Frank Kimbrough - Air (Palmetto Records - 2008).

Frank Kimbrough è semplicemente un maestro. Ma parlare di Frank come pianista o come leader non è sufficiente a descrivere la sua profonda mente musicale. Il primo accordo del primo brano è una magnifica introduzione a quello che seguirà... Spero che questa musica venga apprezzata da chi ama il sublime nella vita. E non credo che siano pensieri condizionati dal fatto che Frank sia mio marito.

02. Ron Horton - Subtextures (Fresh Sounds New Talent - 2004).

Le composizioni di Ron hanno una tale eleganza! Nei brani di Andrew Hill, Oliver Messiaen e Chopin l'ensemble suona con grande limpidità. I contrappunti di Ron, spesso angolari, sono nello stesso tempo coesi, ampi, e sorprendentemente in sintonia con l'immaginazione degli altri musicisti. Ron è un amico che ringrazio per il suo sostegno nel corso degli anni.

03. Jay Clayton and Jerry Granelli - Sound Songs (Winter & Winter - 2001).

Sono incappata in questo disco grazie a Jay Clayton stessa, che è stata una grande fonte di ispirazione per me e per molte vocalist di ogni genere. Jay trasmette un mondo di libertà e di possibilità ai cantanti... e come comunica i testi! In Sound Songs, senza strumenti armonici, Jay e Jerry creano meravigliosi contenuti melodici e armonici... senza sforzi... come bambini cresciuti che giocano...

04. Sidsel Endresen - Exile (ECM - 1994).

Benché non la conosca di persona la sua musica mi è vicinissima. Tutti i suoi dischi, anche i più sperimentali come One, sono personali e organici. I brani di Exile scivolano uno nell'altro come i capitoli di un racconto. Musica e testi percorrono sentieri assai lontani dalla banalità, nonostante ricordino spesso immagini di musica folk come in "Stages I, II, III". Questo meraviglioso lavoro di parole, musica, canto e suoni mi racconta ogni volta una storia diversa.

05. Norma Winstone - Somewhere Called Home (ECM - 2001).

Benché conoscessi Norma Winstone attraverso i lavori con il trio Azimuth, qui mi colpisce particolarmente il magico intreccio tra la sua voce e il clarinetto. L'interpretazione sincera, aperta, senza freni di Norma, le trame spesso astratte di Tony Coe, il cristallino pianoforte di John Taylor sono la forza di un trio esaltante. Sono stata veramente fortunata ad assistere a più di un'esibizione dal vivo di questa grande artista.

06. The Element Choir conducted by Christine Duncan (Barnyard Records).

Cinquantuno voci e quattro musicisti che hanno sviluppato un linguaggio di suoni strutturati e non, provenienti da stili diversi. Christine Duncan, voce e direzione, ha sviluppato una serie di gesti e di segnali per dirigere un grande ensemble vocale che abbatte i fondamenti della musica corale. Veramente convincente ed eccitante.

07. David Lang - Elevated (Cantaloupe Music - 2005).

Una notte mi sono svegliata al suono inusuale e irresistibile di "Men," terza traccia di questo disco. Nel mezzo della notte fui catturata e affascinata dalle emozioni contenute in questa musica minimalista... con accattivanti e insoliti slittamenti armonici e persistenti intrecci sonori. David Lang è uno dei fondatori di Bang on a Can, espressione di una musica contemporanea veramente originale. Raccomando caldamente questa musica fuori da qualsiasi categoria.

08. Wayne Shorter - Native Dancer (CBS - 1975).

Ah, Native Dancer, un vecchio amore che non si scorda mai. Non me ne riesco a separare dalla sua uscita, nel 1975, e sono particolarmente grata per la rimasterizzazione del 1990. E quando lo ascolto ora mi ritornano meravigliosi ricordi. Incantevole ancor oggi. La voce e le melodie di Milton Nascimento (così come i brani strumentali) sono un classico senza tempo.

09. Jimmy Giuffre3 - Emphasis (Hat Hut Records - 1993).

Ho speso ore su ore ad ascoltare il clarinetto di Jimmy Giuffre, sono particolarmente affezionata a questa registrazione in trio... la musica è armoniosa e delicata, le composizioni stupende. "Jesus Maria" di Carla Bley evoca intimità e humor, cosi in sintonia con questo ensemble... difficile credere che sia una registrazione del 1961.

10. Charlie Haden - Nocturne (Verve - 2001).

Questo disco vive in un mondo di spontaneità, bellezza e semplicità. Il poema riportato nell'inserto potrebbe riferirsi a qualsiasi traccia presente... Sento questa musica sorgere da un'intelligenza naturale che è il seme dell'ottimismo. Nocturne è la co-esistenza della notte e del giorno.


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