Vana Gierig: Making Memories

Quarto CD da leader ed esordio con la Enja per il pianista tedesco Vana Gierig, studi bostoniani e illustri collaborazioni con Eddie Gomez e Wynton Marsalis, oltre che con Paquito D'Rivera, ospite anche in questo Making Memories.

Il lavoro ruota attorno al trio di Gierig, che lo vede accanto al batterista Marcello Pellitteri (sostituito da Gene Jackson in "Morning Cadence") e, a turno, ai contrabbassisti Sean Conly e Matthew Parrish. Il trio rimane però da solo in scena in due brani—"Texting While Driving" e "Looking Back"—perché altrove viene raggiunto dalle percussioni brasiliane di Vinicius Barros, dal violino di Jane Hunt e dalla viola di Wolfram Koessel e dal clarinetto di D'Rivera (non sempre tutti assieme), che sviluppano la musica in direzioni meno intimistiche ma pur sempre liriche e nel letto di un sostanziale mainstream.

L'ascolto è assai gradevole, vuoi perché le composizioni sono accattivanti e—nel loro equilibrato mix di tradizione e latinità— sufficientemente personali, vuoi perché tutti i protagonisti suonano eccellentemente, a cominciare dal leader—fulminato dodicenne dalle doti di Oscar Peterson, ma oggi assai eclettico nelle ispirazioni pianistiche—e da D'Rivera, nitido nel suono e agilissimo nelle improvvisazioni al clarinetto. Né mancano momenti di trasporto e poesia- -nella bella composizione iniziale, "Declaration," o nella soffusa e malinconica "Rome," giusto per fare due esempi -, cosa che mostra l'abilità di Gierig anche come compositore.

Ciononostante, il CD scorre via con un po' troppa facilità, senza destare quello stupore e lasciare quelle tracce sull'ascoltatore che ci si aspettano da un lavoro di jazz. Onesto e ben eseguito, Making Memories appare insomma mancare un po' di originalità.

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