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Simona Premazzi and The Intruders: Inside In
ByL'album è composto da due fascinosi standard come "Blue Moon" e "Brazil" e otto brani scritti da una leader ispirata, la quale prende spunto dagli avvenimenti che ne caratterizzano il percorso di vita. Composizioni ellittiche, come l'iniziale "Jardin Le Sonn," che si sviluppa in una sorta di continuo scambio di ruolo tra sfondo e figura primaria, e vorticose ("Moving Is the Thing") che si susseguono in buona continuità, riuscendo a tenere sempre alto il grado di attenzione di chi ascolta. Questo grazie all'approccio deciso che la band sa infondere in ogni movimento, anche in quelli teoricamente più prevedibili ("Blue Moon"). La Premazzi sfoggia una tecnica percussiva che all'occorrenza sa rivelarsi anche morbida e sensuale ("The Words Not Said"), e al suo fianco agisce un gruppo compatto e rodato da un assidua frequentazione, nel quale spicca il saxofonista Stacy Dillard, capace di soli molto incisivi.
A completare i vari aspetti caratteriali di un album multiforme come Inside In interviene Baba Israel, con una rappata asimmetrica in "Looking for an Exit," e la stessa leader che nella conclusiva "Your Smell" si produce in uno spoken word inaspettato.
Personnel
Simona Premazzi
pianoAlbum information
Title: Inside In | Year Released: 2010 | Record Label: PRE
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