Home » Articoli » Multiple Reviews » House on Hill / Love Sublime

1

House on Hill / Love Sublime

By

Sign in to view read count
Pubblicati contemporaneamente, questi due CD documentano due aspetti diversi dell'attività del pianista Brad Mehldau. Il primo, in trio, è quello per cui risulta più conosciuto al pubblico, mentre il secondo, in cui è affiancato da una cantante lirica, testimonia il suo amore per la musica e la cultura classica, in particolare il Romanticismo tedesco.

Brad Mehldau Trio

House on Hill

Nonesuch Records

(2006)

Valutazione: 4 stelle

Il disco in trio, House on Hill, risale in realtà al 2002, alle sessioni di registrazione che già avevano dato origine all'album Anything Goes (con l'unica eccezione di due brani provenienti da una seduta più recente), del quale rappresenta il perfetto complemento; infatti, mentre quello era costituito da standard e brani di autori diversi, questo contiene esclusivamente composizioni originali. Il ritardo nella pubblicazione è probabilmente dovuto a questioni legate al cambio di etichetta (Mehldau è passato dalla Warner Bros, che l'ha lanciato e valorizzato ma da qualche anno sta abbandonando tutto il settore jazzistico, alla Nonesuch, dello stesso gruppo, che lo scorso anno ha già fatto uscire altri due dischi del pianista). La formazione vede quindi ancora Jorge Rossy alla batteria, e non l'ultimo entrato Jeff Ballard, mentre al contrabbasso è sempre Larry Grenadier.

Fin dal suo comparire sulla scena jazzistica una dozzina di anni fa, Mehldau ha diviso critica e pubblico tra chi vede in lui uno dei maggiori nuovi talenti degli ultimi anni e chi invece lo considera solo un pianista poco originale e decisamente sopravvalutato. Probabilmente la verità sta nel mezzo: Mehldau è sicuramente un pianista preparato, colto e intellettuale (forse anche troppo, a detta di alcuni detrattori), autore di dischi ricchi di episodi interessanti, capace di spaziare dal pianismo classico alle riletture di canzoni pop; gli è mancata però finora la capacità di realizzare quel capolavoro che avrebbe messo d'accordo tutti i critici. Ma non è da escludere che prima o poi ci riesca...

Come nel disco che gli è compagno, la musica di House on Hill scorre fluida e rilassata, ma a differenza che in altri modelli di trio pianistico come quello di Keith Jarrett (cui spesso Mehldau è accostato) o quello di Bill Evans (dal quale discendono quasi tutti quelli attuali) l'interplay tra i musicisti è più limitato. Il piano domina la scena, lasciando poco spazio ai partner, costretti ad attenersi al supporto ritmico. Nonostante queste limitazioni, comuni del resto a quasi tutta la sua produzione, il disco è uno dei migliori finora realizzati dal trio: i temi appaiono maturi e incisivi, e le improvvisazioni sono ispirate e lineari.

Brad Mehldau e Renée Fleming

Love Sublime

Nonesuch Records

(2006)

Valutazione: 3,5 stelle

Tutt'altra atmosfera si respira nell'altro CD, Love Sublime. Qui il protagonista è il pianista colto e innamorato del Romanticismo classico, che qualche anno fa aveva dato vita a un album di solo piano, Elegiac Cycle, pesantemente influenzato dalla cultura romantica, non completamente riuscito proprio per un eccesso di intellettualismo che frenava l'irruenza musicale del pianista. Oggi Mehldau ci riprova, ma facendosi aiutare da un soprano, la cantante lirica Renée Fleming, non nuova a collaborazioni con musicisti jazz (come la partecipazione all'album Haunted Heart insieme a Bill Frisell e Fred Hersch). Il riferimento principale diventano così i Lieder di Mahler; il materiale testuale è fornito da poesie di Rainer Maria Rilke (tradotte in inglese) per i primi sette brani, da poesie di Louise Bogan (una poetessa americana del Novecento) per i successivi tre, e dalla moglie del pianista per l'ultimo, che dà il titolo al disco. Come si può immaginare, non si tratta di un disco di jazz: le composizioni sono completamente scritte, senza spazio per improvvisazioni, con l'unica eccezione dell'ultimo brano, basato su un tema già inciso dal pianista (col nome di "Paris", sul CD Places), per il quale la notazione scritta comprende solo la sequenza di accordi e la melodia, che la cantante può interpretare in libertà. Questo è probabilmente il brano migliore della raccolta, ma anche gli altri non mancano di fascino, soprattutto facendo attenzione all'accompagnamento, sempre variato, che Mehldau ha scelto per i vari brani, partendo dal fraseggio ritmato della linea vocale e integrandola col pianoforte: dalla semplice sequenza di accordi del brano iniziale, agli arrangiamenti più elaborati di "Extinguish my Eyes" il pianista fa sfoggio di tutta la sua cultura musicale. Qua e là affiora anche qualche ritmo sincopato, ma non abbastanza per poter collocare l'opera in ambito jazzistico.

Da segnalare anche il lungo saggio incluso nel libretto, nel quale Mehldau analizza il suo approccio a composizione e improvvisazione, confrontandolo con quello di alcuni dei musicisti che più l'hanno ispirato (Bach, Brahms, Monk). Nonostante una certa tendenza all'intellettualismo, un lavoro complessivamente riuscito, che può servire a gettare nuova luce sull'universo musicale del giovane artista.

Elenco dei brani e dei musicisti:

House on Hill:

01. August Ending - 7:00; 02. House on Hill - 8:13; 03. Bealtine - 9:20; 04. Boomer - 7:17; 05. Backyard - 5:44; 06. Fear and Trembling - 5:26; 07. Embers - 8:07; 08. Happy Tune - 8:54; 09. Waiting for Eden - 7:32

Tutte le composizioni sono di Brad Mehldau

Musicisti: Brad Mehldau (piano); Larry Grenadier (contrabbasso); Jorge Rossy (batteria)

Love Sublime:

Songs from The Book of Hours: Love Poems to God (Mehldau/Parole di Rainer Maria Rilke); 01. Your first word was light - 5:28; 02. The hour is striking so close above me - 5:09; 03. I love the dark hours of my being - 4:35; 04. I love you, gentlest of Ways - 7:02; 05. No one lives his life - 2:36; 06. His caring is a nightmare to us - 2:31; 07. Extinguish my eyes, I'll go on seeing you - 6:13; Songs from The Blue Estuaries (Mehldau/Parole di Louise Bogan): 08. Tears in Sleep - 2:31; 09. Memory - 3:25; 10. A Tale - 4:28; 11. Love Sublime (Mehldau/Fleurine) - 4:20;

Musicisti: Brad Mehldau (piano); Renée Fleming (soprano)


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

3+3
Tomeka Reid Quartet
Fucking Ballads
Oliver Schwerdt
Roots
The Core
Standards II
Noah Haidu

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.