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Etienne Charles: Folklore

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Etienne Charles: Folklore
Etienne Charles è un giovane trombettista di Trinidad, che già col suo primo lavoro (Culture Shock) offriva un'identità in grado di fondere in modo convincente la cultura del jazz statunitense e il ricco apparato ritmico, timbrico e melodico delle sue Antille.

Con Folkore l'operazione raggiunge un nuovo e brillante livello di riuscita, presentando un'opera che è devoto omaggio alla propria cultura nativa, nella piena comprensione dei valori che artisti come Freddie Hubbard, Horace Silver e tanti altri hanno costruito a partire dagli anni Cinquanta.

Charles ottiene questo risultato evitando le facili scorciatoie della world music, nelle quali il jazz diviene colore secondario alla moda e perde la sua forza espressiva. L'adesione del trombettista all'etica dello swing e al canone improvvisativo afroamericano non presenta segni di debolezza. La sua musica danza sulle tracce degli schiavi africani, spesso tenuti nelle isole antillane per ambientarsi prima di essere inviati nei mercati di New Orleans. Questa permanenza, provvisoria o definitiva, faceva sì che un ricco patrimonio musicale, religioso e comportamentale si sedimentasse, mutando in modo sincretico a seguito dell'incontro con la cultura dei padroni europei.

Da qui al canto Yoruba che Charles rielabora nel brano che apre il CD e ne porta il nome, il passo è breve, ma non scontato. In mezzo c'è il rischio della cartolina turistica, evitato da un orgoglioso nazionalismo afroamericano che ricorda molte opere di Wynton Marsalis e Terence Blanchard.

Il calypso, le steel drums, i canti voodoo, la lingua creola, sono ingredienti di un percorso guidato con mano sicura all'interno di un linguaggio che nasce nei quintetti hard bop, si rinnova grazie a Coltrane e Davis e prosegue con Woody Shaw, Hubbard e tanti altri.

La scrittura di Charles trae spunto da leggende, personaggi e divinità, tradotti in musica con grande attenzione a colori, atmosfere, sviluppo drammatico. Così trovano identità sonora "Mama Malade," fantasma di una donna morta di parto, "Papa Bois," benigno protettore delle foreste, l'anziana vampira "Soucouyant" e i demoni infantili "Douens".

La realizzazione è molto curata, sebbene si tratti ancora una volta di un disco autoprodotto. La sezione ritmica è nelle mani di voci nuove e forti, come quelle di Luques Curtis e Obed Calvaire: un motore eccezionale per intensità e ricchezza di colore, sopra il quale disegna progressioni di grande efficacia e tensione Milan Milanovic. La coppia tromba / sax tenore formata da Charles e Jacques Schwarz-Bart ha l'autorevolezza dei migliori dischi Blue Note, nel riuscito matrimonio di ricerca personale e sinteticità espressiva. Attorno orbitano, mutando di brano in brano, percussioni di ogni genere e voci narranti o cantanti.

Track Listing

Folklore; Douens; Dance with la Diablesse; Laja who?; Mama Malade; Soucouyant; Mysterieuse; Mama d'lo; Santimanite; Papa Bois; Folklore (story).

Personnel

Etienne Charles: trumpet, flugelhorn, percussion, vocals, double seconds, cuatro; Jacques Schwarz-Bart: tenor, soprano saxophones; Milan Milanovic: piano; Luques Curtis, bass; Obed Calvaire: drums; Ralph MacDonald: percussion (2, 5, 9); Len "Boogsie" Sharpe tenor pan (9); D'Achee: percussion (1, 2, 4, 6, 8, 10, 11); Ray Charles: percussion (1, 2, 4, 8, 10, 11); Keith "Designer" Prescott: vocals (1, 11); Wendell Manwarten: vocals (1, 11), narrative (11); Roger Roberts: vocals (1, 11).

Album information

Title: Folklore | Year Released: 2009 | Record Label: Self Produced


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