Home » Articoli » Album Review » Gray Code: Floating Point
Gray Code: Floating Point
BySi parla di Taurex e MIMICS, il primo inventato da Kevin Patton e montato sulla sua chitarra, il secondo escogitato da Butch Rovan per la sua famiglia di clarinetti. Ovvero due sistemi di sensori wireless applicati agli strumenti che consentono di interagire con il computer in tempo reale modificandone i parametri con la semplice gestualità del musicista.
In Floating Point si entra così in un groviglio di suoni a tratti inestricabile a volte di una semplicità quasi naive, dove acustico ed elettrico non solo interagiscono, ma spesso si sovrappongono, si scambiano, si alterano vicendevolmente. Lo stesso set percussivo di Frederic Kennedy subisce le attenzioni di queste diavolerie elettroniche che ne controllano e ne stimolano cambiamenti e cicli ritmici.
Il concetto tradizionale di composizione/improvvisazione ne esce maltrattato perché Floating Point lavora su onde sonore che come amebe assumono forme continuamente mutabili e sfuggenti, su agglomerati timbrici che si formano e si dissolvono, su riverberi e feedback che nobilitano il concetto di rumore. Perché paradossalmente una tale quantità di gangli nervosi, di accecanti flash, acquistano una dolcezza ed una eleganza particolare grazie all'interazione creativa tra macchine e sensibilità umana.
Track Listing
01. Xaphoon; 02. Pastoral Detune; 03. (Re)bound; 04. Elephantine; 05. Bowed Clarinet; 06. Dronehead; 07. Purvis Bearing; 08. Topsy's Hawser. Tutte le composizioni sono di Gray Code.
Personnel
Kevin Patton (chitarra, Taurex); Butch Rovan (clarinetti, MIMICS); Frederik Kennedy (batteria, percussioni).
Album information
Title: Floating Point | Year Released: 2010 | Record Label: Circumvention Music
< Previous
Fracture
Next >
November 2010