Delfeayo Marsalis: Crescent City Jewels

L'Uptown Jazz Orchestra di Delfeayo Marsalis torna col suo estroverso programma che esalta la tradizione orchestrale swing e mainstream, più il multiforme patrimonio popolare di New Orleans in una sorta di gumbo musicale dove s'incrociano jazz, funk, R&B, cajun, zydeco eccetera.

Anche questo nuovo album si propone di diffondere gioia tra il pubblico con esuberanza e groove ritmico. Una sorta di manifesto programmatico per un progetto nato nel 2007, con tre dischi alle spalle, programmi educativi nelle scuole e forme sperimentali di musicoterapia per bambini ospedalizzati.

La musica del nuovo album è espressa da un'ampia formazione che include sei trombettisti, cinque trombonisti, dieci ance (tra cui Branford Marsalis), quattro pianisti, cinque bassisti, tre batteristi, un chitarrista, una cantante e vari ospiti. Nel prosieguo dei sedici brani i riferimenti musicali sono così tanti che si impone una scelta tra i molti umori e aromi in gioco. Il brano d'apertura "Sidewalk Sizzle" ricorda il funk dei Meters; "El Ultimo Café" è un seducente bolero con Branford al soprano; "Ooh Poo Pah Doo" è un classico del R&B di New Orleans, portato al successo da Jessie Hill con arrangiamento da Allen Toussaint; "A Sleeping Bee" è un cavallo di battaglia di Nancy Wilson che la cantante Tonya Boyd-Cannon interpreta con seducente feeling.

L'impronta orchestrale jazzistica è più evidente in "Basie Moods," il cui titolo chiarisce bene la matrice; nel pregnante "Inner Urge" di Joe Henderson con Branford Marsalis al sax tenore; nell'esuberante e chiassoso "Liz Liza Jane" col cantante/trombettista John Gray protagonista; nella swinganti riletture di "What a Difference Day Makes" e "Basin Street Blues," cantate rispettivamente da Tonya Boyd-Cannon e da Davell Crawford; in "Round Midnight." L'ultima citazione va all'esecuzione "Summertime" per l'elegante orchestrazione, l'intensa interpretazione della cantante e l'incisivo assolo di Khris Royal al sax contralto.

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