"Improvisations aux flutes traversieres" è il sottotitolo di questo album di Isophone, paritetico duo di flauti composto dall'italiana residente in Francia Rosa Parlato e dalla francese Claire Marchal. Improvvisazioni libere e dialogiche, registrate dal vivo nel 2018 presso un reparto oncologico di un ospedale, all'interno di un progetto artistico più ampio interamente pensato per quegli spazi, particolarissimi e atipicialmeno oggi, visto che negli anni Sessanta-Settanta le performance presso strutture ospedaliere erano tutt'altro che infrequenti.
Le due artiste si affidano con ottimi risultati all'attenzione e all'ascolto reciproci, alternando strumenti con altezze diverse e operandovi in modo espressivo anche conopportuni e non eccessiviartifici tecnici. Le situazioni che si susseguono di brano in brano sono ora più liriche, ora maggiormente astratte, accomunate però da un carattere introspettivo, esaltato dai tempi e dalle dinamiche quasi sempre contenuti.
Disco dalla cifra decisamente più contemporanea che jazzistica, Bise non è però un disco né criptico, né difficile: lo si apprezza seguendo con molta attenzione l'intreccio delle due voci, la limpidezza delle quali colpisce fin dal lirico incipit, "Loo," e resta sempre ammirevole sia nei momenti più intensamente espressivi, come in "Zéphyr," sia quando il dialogo si fa più fitto e magmatico, come in "Suroit," esaltando così sia l'intesa delle due artiste, sia la loro poetica creativa.
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