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Articles by Alberto Bazzurro

Album Review

Spinifex: Maxximus

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Undicesimo album in quindici anni per il nonetto olandese Spinifex (di base un sestetto, attivo fin dal 2005), questo Maxximus (dove il quinto s'intitolava Maximus, con una “x" in meno) ci fa fare la conoscenza (con colpevole ritardo, dobbiamo ammetterlo) di uno degli ensembles più interessanti, stimolanti e originali, dell'attuale scena europea di emanazione jazzistica (bella solida, nel caso specifico). La presenza di archi e vibrafono fa sì che il suono d'insieme mantenga sempre un che di cameristico, ...

Album Review

Rubalcaba Potter Harland Grenadier: First Meeting

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Un'ora e mezza abbondante di musica bella tirata (diciamo ad ampie campate: sei soli brani tutti superiori ai tredici minuti) colta dal vivo al Dizzy's Club di New York a fine agosto 2022 è quanto ci arriva da questo autentico supergruppo forte di quattro prime donne dell'odierna scena jazzistica americana, situazione che può determinare una catena ininterrotta di scontri al vertice (succede spessissimo), ciò che qui non accade se non del tutto marginalmente, visto che la musica, pur ...

Album Review

La Marmite Infernale: Or Mathilde

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Attiva da poco meno di mezzo secolo attraverso organici per forza di cose in progress (il suo primo album, omonimo, data 1979) come prodotto dell'ARFI (Association à la Recherche d'un Folklore Imaginaire), sorta a Lione nel 1977, La Marmite Infernale ha visto transitare tra le sue file alcuni dei più bei nomi del jazz francese (uno solo per tutti: Louis Sclavis) e ci si presenta oggi con quello che dovrebbe essere il suo dodicesimo album, come di consueto pieno zeppo ...

Album Review

Anat Fort: The Dreamworld of Paul Motian

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Pescando nel vasto songbook di Paul Motian, certo uno dei più ricchi (nelle molteplici accezioni del termine) che un batterista abbia saputo regalare al grande serbatoio del jazz, Anat Fort e compagni confezionano un album prezioso, muovendosi nelle trame tematiche create dal grande musicista di Filadelfia (notoriamente di origini armene, retaggio talora coglibile nelle pieghe della sua musica) con leggerezza e pertinenza. Un'operazione certo molto rispettosa che tuttavia non impedisce ai quattro musicisti (notare il raddoppio armonico pianoforte-chitarra) di dire ...

Album Review

Myra Melford: Splash

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Affermatasi ormai oltre trent'anni fa come uno dei nomi nuovi, più creativi e identitari, della scena jazzistica internazionale, Myra Melford, pur assumendo una posizione a volte periferica (defilata?) rispetto all'agone specifico (ogni grande artista ha anche bisogno dei propri spazi di riflessione), ha confermato con regolarità quel primo input, come questo suo nuovo, bellissimo lavoro non fa che ribadire una volta di più. Sono del resto con lei due autentici giganti dei rispettivi strumenti, in un caso (Ches ...

Album Review

Mark Turner: Reflections on: The Autobiography on an Ex-Colored Man

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Una musica molto composta, predefinita, intenzionale, il tutto da allargare all'essenza stessa di opera nella sua accezione più onnicomprensiva, è quanto ci arriva da quest'ultimo lavoro del fresco sessantenne (il 10 novembre) tenorsassofonista dell'Ohio. Non c'è solo musica, in effetti, in quest'ora e un quarto appena scarsa di suoni e parole (narrate, non cantate), perché qui c'è di mezzo una storia, che è poi quella raccontata un secolo fa da James Weldon Johnson nel volume del titolo, oggetto delle odierne ...

Album Review

Loke Risberg: Solo

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Abbinando brani suoi (per lo più) e di altri (fra cui Bach e Berg), in questo album inciso nell'ottobre 2022 ma uscito solo di recente Loke Risberg, al secolo Eva Susanna Linnéa Risberg, chitarrista svedese (quasi) trentacinquenne, già a fianco, fra gli altri, di Maria Schneider e Mats Gustafsson, approda alla formula del solo, sfoggiando una visione molto rigorosa del fare musica totalmente in proprio, ricorrendo, fra l'altro, solo episodicamente alla sovraincisione e per il resto mettendo sul piatto un ...

Album Review

Amina Claudine Myers: Solace of the Mind

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Un pianismo decisamente nero, peraltro senza alcun tipo di didascalismo o forzatura, è quanto ci arriva da questo nuovo lavoro, solitario, di Amina Claudine Myers, inciso alla fine di ottobre del 2023 e freschissimo di pubblicazione. Amina, classe 1942, come più o meno tutti sanno (o dovrebbero comunque sapere) è una delle figure di riferimento (al femminile senz'altro la più carismatica) della scuola di Chicago, con incisioni accanto a Muhal Richard Abrams, Art Ensemble, Lester Bowie, Wadada Leo Smith, Henry ...

Album Review

Eleonora Strino Quartet: Matilde

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Se cercate un disco “bello senz'anima" (fin dalla copertina, funzionale nonché sufficientemente ammiccante), con questo Matilde l'avete trovato. Vi agisce un quartetto con dentro almeno due elementi di vaglia (Corini e De Rossi) capitanato dalla chitarrista napoletana Eleonora Strino, attraverso otto brani tutti della leader (in un caso in comproprietà col pianista Vignali) a loro volta funzionali e ammiccanti quanto basta, nel senso che toccano corde che ogni ascoltatore avvertirà come sufficientemente familiari da farlo sentire a proprio agio, che ...

Album Review

Tom Teasley: Wisdom - Tom Teasley Remembers Charles Williams

Read "Wisdom - Tom Teasley Remembers Charles Williams" reviewed by Alberto Bazzurro


Testi tradizionali (africani, cherokee, ecc.) e per il resto soprattutto di Langston Hughes (ma ce n'è anche uno, “I Still Believe," di Martin Luther King), cantati o detti, costituiscono la spina dorsale, la fonte primaria, di questo singolare album, che riunisce (incisioni del 2022) Tom Teasley e Charles Williams, il primo anche autoproduttore del cd, che vuole essere un omaggio al secondo, “un tributo profondamente commovente--come ci dice Bill Milkowski nelle note di copertina--al compagno griot unitosi agli ancestors poco ...


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