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Jazz Articles about Stefano Battaglia

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Album Review

Triosonic Rabbia, Maier, Battaglia: Anything Your Little Heart Says

Read "Anything Your Little Heart Says" reviewed by Alberto Bazzurro


Ha dovuto attendere quasi cinque anni questa registrazione, datata ottobre 2009, per vedere la luce, e verrebbe da chiedersi perché. In realtà non lo faremo, accontentandoci di analizzare un album che, visti i suoi tre artefici (e il precedente di cui diremo), desta forte curiosità anche a vederlo ancora imbustato. Va chiarito, per cominciare, che non siamo in alcun modo in presenza di un pendant-variante del trio di Stefano Battaglia con Dani e Maiore, quanto semmai di ...

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Album Review

Stefano Battaglia Trio: Songways

Read "Songways" reviewed by John Kelman


Since his relationship with ECM began in 2003, Stefano Battaglia has been consistent in his use of different constellations for each recording, from 2006's double-disc Raccolto, where the Italian pianist worked with two different trios, and 2007's Re: Pasolini, another two-CD set where one employed a more broadly defined sextet and the other a string-centric quintet, to the vulnerable duo of 2010's Pastorale, with percussionist and electronic manipulator Michele Rabbia--a largely constant companion throughout these three recordings. Battaglia's reliance on ...

Album Review

Stefano Battaglia Trio: Songways

Read "Songways" reviewed by AAJ Italy Staff


Formula insidiosa e affascinante come probabilmente nessun'altra, il piano trio ha senza alcun dubbio, sulla mappa del jazz contemporaneo, nel nucleo raccolto attorno a Stefano Battaglia una delle sue massime espressioni (non solo a livello nazionale, ovviamente). Questo splendido album, inciso nell'aprile 2012 e freschissimo di stampa, arriva giusto giusto a confermarcelo (e ricordarcelo). La magica empatia che vi regna, equilibri--timbrici, dinamici, climatici--assolutamente perfetti che ci porterebbero a immaginare ogni potenziale intrusione (di un altro strumento, per esempio) come una ...

Album Review

Fool Circle: Antonangelo Giudice - Stefano Battaglia - Giacomo Dominici - Ananda Gari: Moving Thoughts

Read "Moving Thoughts" reviewed by AAJ Italy Staff


"Pensieri in movimento," oltre che un titolo, è una bellissima definizione di quello che accade quando si fa e si ascolta musica. Il titolo di questo disco, dunque, traccia una direzione perfetta dal punto di vista del contesto (il Laboratorio Permanente di Ricerca Musicale Siena Jazz) che del lavoro di ensemble, il “Fool Circle" appunto, costituito da Antonangelo Giudice (sax tenore), Stefano Battaglia (piano), Giacomo Dominici (contrabbasso), Ananda Gari (batteria). Un quartetto che ha scritto, registrato e prodotto il disco ...

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Album Review

Stefano Battaglia Trio: The River of Anyder

Read "The River of Anyder" reviewed by John Kelman


After three ECM recordings that finally brought greater international attention to the eclectic breadth of Stefano Battaglia's nearly two-decade career, the Italian pianist turns to a format steeped in jazz orthodoxy for The River of Anyder . But those familiar with his career, if only his ECM dates--the freer terrain explored with two trios on Raccolto (2006); paying tribute to the multi-disciplinary Pier Paolo Pasolini with two discs of more structured music for quintet and sextet on Re: Pasolini (2007); ...

Album Review

Stefano Battaglia Trio: The River of Anyder

Read "The River of Anyder" reviewed by AAJ Italy Staff


Il lungo viaggio musicale di Battaglia, nel suo nuovo capitolo per l'etichetta di Manfred Eicher, s'ispira ai luoghi fantasticati che scrittori, filosofi o mistici hanno evocato nel corso dei secoli. I titoli dei brani spaziano dalla città-fortezza descritta da Tolkien ne Il Signore degli Anelli (Minas Tirith) ad Anagoor di Dino Buzzati, dalla Bensalem di Francis Bacon alle pure acque del fiume di Anyder, ritratte da Thomas More nelle pagine dell'Utopia. L'album si conclude con un brevissimo riferimento al grande ...

Album Review

Bandello - Corini - Battaglia: Da lontano era un'isola

Read "Da lontano era un'isola" reviewed by AAJ Italy Staff


Come fa supporre il titolo, la nostra percezione è sempre fallace, o meglio mutevole: guardando da lontano possiamo avere la certezza dell'impressione che abbiamo captato, poi man mano che ci si avvicina alla meta riceviamo stimoli sempre diversi, che possono contraddire o modificare la visione iniziale. Così si stratificano le percezioni all'ascolto dei brani di questo CD, che costituiscono comunque un percorso unitario. “Un ciclista che passa" attraversa varie fasi, ora melodiche ora rumoristiche, con il contrabbasso a fare da ...


Engage

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