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Jazz Articles about Mauro Ottolini
Franco D'Andrea: Traditions and Clusters

by AAJ Italy Staff
Sorta di celebrazione per i suoi settant'anni (clicca qui per leggere l'intervista che gli abbiamo fatto per l'occasione), questo doppio CD di Franco D'Andrea vede il pianista trentino dal vivo, alle prese con entrambe le principali formazioni con le quali si mette incessantemente alla prova negli ultimi tempi: il trio atipico con i fiati di Ottolini e D'Agaro (leggi la recensione del recente concerto al Pinocchio Live Jazz di Firenze) e il suo ormai ben noto quartetto. Come se non ...
Continue ReadingVinicio Capossela: Marinai, profeti e balene

by AAJ Italy Staff
Sgombriamo subito il campo da un possibile equivoco: questo non è un comune disco di canzoni, situazione, del resto, a cui Capossela ci ha abituati (pensiamo solo a Ovunque proteggi). Senza ricorrere alla fin troppo abusata definizione di concept album (ciò che il lavoro peraltro è incontestabilmente, a maggior ragione trattandosi di un doppio), diciamo che l'immagine iniziale si avvicina parecchio a quella di una sorta di anomala (laica, ma fino a un certo punto) messa cantata, o a una ...
Continue ReadingMauro Ottolini Sousaphonix: The Sky Above Braddock

by AAJ Italy Staff
L'album d'esordio (Sousaphonix) ci aveva fatto conoscere una band tra le più sorprendenti, eccitanti e divertenti del panorama italiano. Sousaphonix (il nome fa riferimento all'inventore dell'ingombrante strumento a fiato pensato per le marchin' band) riunisce sotto la leadership di Mauro Ottolini un gruppo di musicisti dalla mente aperta, per lo più facenti capo all'etichetta/collettivo El Gallo Rojo. Con questa formazione il trombonista, tubista, compositore e cantante (sì, anche cantante, ascoltatelo in Ottovolante: le canzoni del Varietà - Azzurra Music 2007), ...
Continue ReadingMauro Ottolini: Sousaphonix

by AAJ Italy Staff
Tromboni, sassofoni e trombe che strillano come nella più chiassosa orchestra di New Orleans. Chitarre elettriche e liquidi Fender Rhodes che mischiano le carte e spostano la prospettiva da un punto di vista rhythm'n'blues, quando non si divertono a spintonare apertamente verso il rock. Aggiungete pure una sezione ritmica gonfia di funk e indolenze nere, fin dalle parti del dub. Non abbiamo finito. Perché di lato si infila il theremin, questo theremin che dona al panorama un che di goffamente ...
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