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Jazz Articles about Gaetano Partipilo

Album Review

Gaetano Partipilo and the Contemporary Five: Daylight

Read "Daylight" reviewed by Vincenzo Roggero


Daylight, prima incisione del sassofonista Gaetano Partipilo per la Tuk di Paolo Fresu, è un vivido esempio di jazz contemporaneo ricco di riferimenti -la scena newyorchese, principalmente, ma anche il rock e il pop più illuminato e altro ancora -assorbiti, rielaborati e declinati in modo personale dalla mente lucida e onnivora del leader. Partipilo assembla una band di musicisti per certi versi eterogenei ma proprio questa caratteristica si rivela il valore aggiunto delle undici tracce del disco. ...

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Gaetano Partipilo: Besides - Songs from the Sixties

Read "Besides - Songs from the Sixties" reviewed by AAJ Italy Staff


Prima o poi doveva accadere. La frequentazione di Partipilo con quell'area del jazz pugliese più o meno coinvolta con la scena creata da Nicola Conte (ovvero Fabrizio Bosso e l'High Five Quintet, Gianluca Petrella, Mirko Signorile, Pietro Lussu, Pasquale Bardaro, Lorenzo Tucci, Pippo Foglianese e altri), ha portato alla realizzazione di questo delizioso album, inciso per la Schema Records. Il percorso musicale è influenzato dal soul jazz storico (Adderley), dal neo-soul britannico (Working Week, Style Council, Amy Winehouse) dall'acid jazz ...

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Puglia Jazz Factory: From the Heel

Read "From the Heel" reviewed by AAJ Italy Staff


Sotto la sigla Puglia Jazz Factory si sono riuniti cinque musicisti tra i più attivi in circolazione, provenienti dalla sempre interessante scena pugliese. Nella scaletta del loro album di esordio come gruppo, From the Heel, troviamo solo brani originali scritti singolarmente dai componenti della band, che offrono l'opportunità di ascoltare un approccio jazzistico dalle intense dinamiche espressive, formalmente vario e pronto al cambio di scenario stilistico. “Peace" è un brano che si svolge attraverso un atteggiamento discreto, dalle movenze ritmiche ...

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Livio Minafra: Surprise!!!

Read "Surprise!!!" reviewed by AAJ Italy Staff


Livio Minafra ha da tempo dimostrato d'avere ricche e personali doti creative. La cosa è stata evidenziata dalla critica italiana nel 2009 quando l'ha votato miglior nuovo talento nel Top Jazz 2008 e si ripete nell'edizione 2011, che lo vede al primo posto tra le formazioni italiane (ex aequo col quartetto di Franco D'Andrea, che è tutto dire...). Per un musicista che non ha ancora toccato i trent'anni è un risultato notevole e pienamente meritato, come dimostra la musica di ...

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Pasquale Bardaro: Move On

Read "Move On" reviewed by AAJ Italy Staff


L'attuale panorama jazzistico italiano non è privo di vibrafonisti di valore: da Dulbecco ai Perin, padre e figlio, da Pasquale Mirra a Pasquale Bardaro, da Francesco Lo Cascio a Massimo Barbiero. Tutti tecnicamente bravi e dotati di una decisa personalità, anche se da nessuno di loro, per il momento, possiamo aspettarci innovazioni sorprendenti nel linguaggio musicale o strumentale. Il quarantenne salernitano Pasquale Bardaro, con molte prestigiose collaborazioni al suo attivo, firma un lavoro significativo in cui, in veste di compositore, ...

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Donatello D'Attoma: Logos

Read "Logos" reviewed by AAJ Italy Staff


Davvero non male questo Logos, debutto discografico del giovane pianista e compositore pugliese Donatello D'Attoma qui supportato da un'affiatata sezione ritmica, con Camillo Pace al contrabbasso e Lello Patruno alla batteria, e, in veste di ospite, da Gaetano Partipilo al sax alto. Una raccolta di brani, molti diversi tra loro, che vedono D'Attoma alternarsi al pianoforte e al piano elettrico, un Fender Rhodes Mark V. E le sorprese non mancano, dalla suadente e composta ballad che dà il titolo al ...

Album Review

Gaetano Partipilo and Urban Society: Upgrading

Read "Upgrading" reviewed by AAJ Italy Staff


Upgrading rappresenta il disco della piena maturità artistica e che impone in pieno la forza compositiva di Partipilo e ne mette in luce le ragguardevoli doti di solista duttile e fantasioso. Inaugura l'opera una effervescente versione di “The Death March" firmata negli anni '60 da Gary MacFarland, dove il sax alto gioca a contrappuntare le fascinose tessiture dell'abilissimo vibrafonista Pasquale Bardaro. Da qui prende le mosse un avvincente percorso che con l'eccezione di due standard ("Pent-Up House" di Rollins e ...


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