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Jazz Articles about Francesco Bigoni

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Album Review

Unscientific Italians: Play the Music of Bill Frisell Vol.1

Read "Play the Music of Bill Frisell Vol.1" reviewed by Mario Calvitti


Arrivato a farsi conoscere in età relativamente tarda (aveva già passato i trenta anni quando ha inciso il primo disco da titolare per la ECM, preceduto da un paio di collaborazioni con due illustri artisti della stessa etichetta come Arild Andersen e Jan Garbarek), Bill Frisell si è subito imposto come una delle voci nuove più importanti nel mondo del jazz e della musica improvvisata, non solo per il suo personalissimo approccio alla chitarra che lo ha fatto diventare un ...

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Album Review

On Dog: Dielectric

Read "Dielectric" reviewed by Neri Pollastri


A sette anni di distanza dai due precedenti lavori, Part I: Sloeblack e Part II: White Horse y La Rumba, usciti in contemporanea, arriva un nuovo album di On Dog, quintetto internazinoale capitanato da Francesco Bigoni e dal danese Mark Solborg. Registrato nel 2016, questo Dielectric è stato poi messo a punto nel periodo del confinamento per la pandemia ed esce anche stavolta per l'etichetta ILK. La formazione è singolare fin dalla scelta degli strumenti: tre ance, tutte ...

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Album Review

Federica Michisanti Horn Trio: Jeux De Couleurs

Read "Jeux De Couleurs" reviewed by Angelo Leonardi


Il fermento creativo dell'Horn Trio di Federica Michisanti (con Francesco Bigoni al clarinetto/sax tenore e Francesco Lento alla tromba/flicorno) compie nuovi passi avanti. L'estetica di fondo è ovviamente in sintonia con il precedente Silent Rides e in parte con Isk (Filibusta Records, 2016), registrato col sassofonista Matt Renzi e il pianista Simone Maggio. Alla libertà armonica ottenuta dall'assenza di pianoforte si aggiungono però nuovi e articolati percorsi, in sofisticato equilibrio tra scrittura e libera improvvisazione. In un'intervista, pubblicata ...

Album Review

Danilo Gallo Dark Dry Tears: Hide Show Yourself!

Read "Hide Show Yourself!" reviewed by Neri Pollastri


Dopo quattro anni dal precedente (ed eccellente) Thinking Beats Where Mind Dies, torna il quartetto Dark Dry Tears di Danilo Gallo, formazione che si avvale alla batteria del formidabile Jim Black e che è completata dalle ance di Francesco Bigoni e Massimiliano Milesi-- unica new entry, a sostituire temporaneamente Francesco Bearzatti. Il lavoro presenta tutti brani originali firmati dal leader, con una cifra molto precisa ancorché espressa in situazioni dal colore tra loro diverso. Due gli elementi ...

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Album Review

Zeno De Rossi Trio: Elpis

Read "Elpis" reviewed by Neri Pollastri


A sei anni dall'eccellente Kepos , torna il trio di Zeno De Rossi, con Giorgio Pacorig al Fender Rodhes e Francesco Bigoni a sax tenore e clarinetto. Non che il batterista veronese nel frattempo fosse stato fermo: accanto alle tante compatercipazioni di prestigio avevano infatti visto la luce Zenophilia, in trio con Filippo Vignato e Piero Bittolo Bon, e Sleep Talking, in duo proprio con Pacorig. Qui viene ripreso il bel discorso intrapreso con i due storici collaboratori, come allora ...

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Building a Jazz Library

15 Italian Jazz Musicians You Need To Know About

Read "15 Italian Jazz Musicians You Need To Know About" reviewed by Enrico Bettinello


It is not unusual for colleagues and promoters from across Europe and the United States to ask me: “Which Italian jazz musicians should I check out?" For decades, Italy has enjoyed an increasingly prominent place in the vast landscape of European Jazz. The names of some of its most famous players, like trumpeters Enrico Rava or Paolo Fresu or pianist Enrico Pieranunzi, just to name few, are well known all around the world. But even younger artists such ...

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Album Review

Emanuele Maniscalco, Francesco Bigoni, Mark Solborg: Maniscalco Bigoni Solborg

Read "Maniscalco Bigoni Solborg" reviewed by Vincenzo Roggero


Potremmo definirla con un termine di frequente usato e talvolta abusato improvvisazione da camera, per la pacatezza dell'ambientazione sonora, per la cura maniacale delle dinamiche, per l'assoluto controllo degli strumenti mai sopra le righe, per il rigore formale che pervade l'opera. Potremmo ma... sarebbe un torto nei confronti di un lavoro che va ben oltre i confini definiti da una simile connotazione. Da una parte l'intima conversazione tra i musicisti sembra svolgersi in una sorta di vuoto ...


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