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Jazz Articles about Dave Douglas
Dave Douglas - Uri Caine: Present Joys
by Giuseppe Segala
Per questo loro incontro discografico in duo Dave Douglas e Uri Caine scelgono un repertorio compatto, tracciando un percorso stilistico di grande focalizzazione e coerenza, all'interno del quale è però forte la dialettica delle varie componenti. Cinque brani sono tratti dalla raccolta di musica sacra corale The Sacred Harp, sviluppata nella Chiesa Protestante statunitense a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento. Gli altri cinque sono scritti dallo stesso Douglas, che in parte adatta il proprio approccio a quelle atmosfere elegiache, ...
Continue ReadingRiverside: Riverside
by Troy Collins
The collaborative quartet Riverside was initially founded by Montreal-based tenor saxophonist Chet Doxas to explore the legacy of groundbreaking American composer and multi-reedist Jimmy Giuffre. Long admired by fellow jazz musicians for his innovative use of counterpoint, microtonality and rhythmic freedom, Giuffre has rarely received the sort of popular acclaim his body of work deserves. Joined by renowned trumpeter Dave Douglas and his brother Jim Doxas on drums, the group is completed by legendary electric bassist Steve Swallow, ...
Continue ReadingDave Douglas: Riverside
by Giuseppe Segala
Forse per una certa attitudine alla discrezione, Dave Douglas non ha mai reso esplicite nei titoli dei propri album le profonde attenzioni da lui tributate ai grandi della musica di cui si è occupato. Eppure nella sua discografia ci sono alcune tra le più pregnanti e intelligenti focalizzazioni sul mondo artistico di altri musicisti, con un atteggiamento ben descritto nel titolo di un suo album pubblicato sulla soglia del Duemila: Soul on Soul, dedicato alla figura di Mary Lou Williams. ...
Continue ReadingDave Douglas: Time Travel
by AAJ Italy Staff
Giunto al traguardo dei cinquant'anni, il trombettista Dave Douglas sembra avere trovato una sua significativa classicità". Il suo attuale quintetto, con Jon Irabagon al sassofono, Matt Mitchell al pianoforte, Linda Oh al contrabbasso e Rudy Royston alla batteria, è una vera è propria working band con cui il trombettista sta costruendo un progetto coerente e significativo, di cui questo nuovo Time Travel costituisce un nuovo capitolo dopo Be Still, disco che era caratterizzato fortemente dalla presenza della voce di Aoife ...
Continue ReadingDave Douglas Quintet: Time Travel
by Troy Collins
Time Travel is the follow-up to 2012's Be Still, the critically acclaimed debut of trumpeter Dave Douglas' new Quintet. Since co-founding Greenleaf Records with label manager Michael Friedman in 2005, Douglas has issued a number of eclectic projects on the imprint, but few have been as surprising as last year's release, which featured folk singer Aoife O'Donovan. Dedicated to his late mother, the elegiac album was comprised of contemplative spirituals--an acquired taste for fans of Douglas' adventurous post-bop, since O'Donovan's ...
Continue ReadingDave Douglas Quintet with special guest Aoife O'Donovan: Be Still
by AAJ Italy Staff
Nuovo disco e nuova formazione per Dave Douglas, che riunisce in Be Still un manipolo di ex emergenti ormai sbocciati e con importanti carriere soliste in divenire (Jon Irabagon al sax, Matt Mitchell al piano, Linda Oh al contrabbasso e Rudy Royston alla batteria). Nuovo gruppo quindi e nuova svolta musicale per il trombettista di Montclair che, dopo aver navigato in lungo e in largo il mare magnum dell'improvvisazione, sembra essersi, per il momento, ancorato nelle acque calme della tradizione, ...
Continue ReadingDave Douglas – So Percussion: Greenleaf Portable Series Volume 3: Bad Mango
by AAJ Italy Staff
Nel suo peregrinare (in positivo, si capisce) tra formule e assortimenti vari, Dave Douglas incontra in questo album - il terzo della seria Greenleaf Portable Music, dopo Rare Metals e Orange Afternoons con due quintetti diversi - un quartetto di tutti percussionisti (spesso più aromatici che squisitamente ritmici, in verità, e comunque muniti anche di tastiere e diavolerie elettroniche varie). Il risultato è un disco neanche così monolitico (anche perché breve: poco più di trentacinque minuti), anzi piuttosto vario, solido, ...
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