Home » Articoli » Multiple Reviews » Ariel Shibolet: Live at the Total Music Meeting / Scenes...
Ariel Shibolet: Live at the Total Music Meeting / Scenes from an ideal marriage / Happiness for Things Unseen
ByLive at the Total Music Meeting
Kadima Collective
Valutazione 3 stelle
Proprio dal Vecchio Continente, precisamente a Berlino, durante il Total Music Meeting del 2007, arriva Live at the Total Music Meeting, esibizione solitaria al sax soprano che lascia stupefatti. La tecnica, la padronanza, la complicità con lo strumento consentono a Shibolet di andare oltre i limiti estraendo una gamma infinita di suoni, di tumultuose scorribande, di multiphonics asfissianti, attraverso tecniche non ortodosse ed un ampio uso della respirazione circolare. Ma ci sono anche momenti di maggior tranquillità, con note tenute a lungo, soffi che sono poco più che sussurri, micro-variazioni tonali che rimandano alla musica orientale. Ciò che manca, a fronte di un'apprezzabile ricerca sul possibile e l'impossibile dello strumento, è la comunicazione con l'ascoltatore che senza la componente visiva e gestuale fruibile dal vivo, si trova disorientato e in difficoltà a reggere i trentaquattro minuti della registrazione.
Scenes from an Ideal Marriage
Kadima Collective
Valutazione 3 stelle
Circa tre anni dopo, il 24 aprile 2010, Shibolet viene registrato, sempre dal vivo, all'Hateiva di Tel Aviv con Nori Jacoby, virtuoso della viola. La musica si fa più rarefatta, spesso si fatica a riconoscere gli strumenti che utilizzano sonorità inconsuete e interscambiabili. Le chiavi del soprano sembrano percussioni, le corde della viola simulano soffi e vibrazioni d'ancia in un dialogo minimalista dove ogni suono acquista, nella sua essenzialità, valenze plurime, in completa assenza di melodie o di una qualche traccia di frase e di cellula ritmica. Improvvisazioni allo stato puro che, come i dipinti astratti di Twombly, procedono per grumi di colore, pennellate che su sfondi rosati e tenui allargano macchie dalle tinte acide. Astrattismo ed esasperata ricerca timbrica sono le parole d'ordine di questa registrazione .
Happiness for Things Unseen
Kadima Collective
Valutazione 3 stelle
Sempre al 2010 ma in tre location differenti risale il duo con il batterista rock Haggai Fershtman (i due avevano già registrato insieme nel settembre 2001 ma la musica non fu mai pubblicata). La presenza di uno strumento ritmico cambia decisamente il clima. Nell'iniziale "Live at "The Box" 1" assistiamo ad un tour de force di oltre ventisette minuti nel quale i due musicisti creano un magma sonoro di rara intensità. Una colata lavica che procede senza particolari esplosioni o improvvise deviazioni ma piuttosto per reiterazioni e impercettibili slittamenti si abbatte inesorabile sull'ascoltatore trascinato in un vortice asfissiante. I brani successivi, alcuni poco più che bozzetti, si spostano decisamente sul versante dell'esplorazione timbrica. Il batterista si concentra sui singoli elementi dello strumento abbandonando lo stile rutilante del primo brano per curare dinamiche e sfumature, Shibolet accantona il mantra ossessivo in favore di riverberi e singole note declinate in ogni possibile sfumatura.
Elenco dei brani:
Live at the Total Music Meeting: 01. Live at the Total Meeting Music.
Scenes from an Ideal Marriage: 01. First Marriage; 02. Second Marriage; 03. Third Marriage.
Happines for Things Unseen: 01. Live at "The Box" 1; 02. Live at "The Box" 2; 03. A Place for Cy Twombly; 04. Complete Darkness/Bright Light; 05. Requiem; 06. Live at "Levontin 7"; 07. Movement 1; 08. Movement 2; 09. Movement 3; 10. Movement 4.
Musicisti:
Live at the Total Music Meeting: Ariel Shibolet (sax soprano)
Scenes from an Ideal Marriage: Ariel Shibolet (sax soprano), Nory Jacoby (viola).
Happines for Things Unseen: Ariel Shibolet (sax soprano), Haggai Fershtman (batteria).
Tags
Comments
PREVIOUS / NEXT
Support All About Jazz
