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Silvia Bolognesi Young Shouts: aLive Shouts. An Homage to Bessie Jones

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Silvia Bolognesi Young Shouts: aLive Shouts. An Homage to Bessie Jones
Tra i tanti bei progetti che porta avanti, Silvia Bolognesi ha trovato il tempo di dar vita anche a un quartetto di giovani leve, di età comprese tra i venti e i ventiquattro anni, incontrate e apprezzate durante il suo lavoro didattico a Siena Jazz. Per loro a messo a punto un repertorio apposito, a partire dai canti dell'africanoamericana Bessie Jones, nella quale la Bolognesi si era imbattuta quasi per caso alcuni anni fa e che l'aveva subito colpita.

La Jones (1902-1984), della quale si occupò anche Alan Lomax, era interprete di un repertorio antico, perlopiù esclusivamente vocale: canti di lavoro, di comunità e di preghiera, nei quali la solista era spesso accompagnata da cori che ritmavano brevi strofe. Conservando le liriche originali e ispirandovisi, la Bolognesi ha composto una musica altrettanto semplice e immediata, ma non per questo semplicistica, che poi si amplia e si fa autonoma dai testi, conservandone lo spirito.

Accanto alla leader troviamo il sax contralto di Attilio Sepe, la tromba di Emanuele Marsico, che interpreta ottimamente da solista anche le liriche, e la batteria di Sergio Bolognesi (che non ha nessuna parentela con la contrabbassista). Tutti i quattro musicisti intervengono anche vocalmente nei momenti di canto corale, presenti negli originali, e ciascuno trova nel corso dei brani gli spazi per esprimersi con una certa libertà.

Dei sette pezzi i cinque centrali sono ispirati alla Jones e formano una sorta si suite; ciascuno di essi si avvia con il canto, solista o corale, contrappuntato almeno inizialmente solo da singoli strumenti—per esempio, in "I'm a Rollin'" dalla pulsazione profonda del contrabbasso, che prosegue fin dopo l'ingresso degli altri strumenti, e in "Hambone" dalla batteria, che precede l'ingresso del contrabbasso e, poi, di sax e tromba. Talvolta il canto viene ripreso anche più avanti, come in "Sometimes," dove accompagna coralmente un breve solo del contrabbasso.

Nelle parti cantate eccelle Marsico, trombettista con una naturale dote vocale, capace di interpretare con semplice autenticità le parti soliste dei testi. Altrove, invece, c'è spazio per tutti. E se la Bolognesi, da par suo, ci delizia con alcuni assoli davvero strepitosi (per esempio quello in "Hambone"), i "ragazzi" non sono da meno, suonando benissimo sia nelle parti scritte, orchestralmente dialogiche, sia laddove hanno spazio per suonare in assolo, mostrando sempre bel suono e personalità.

Sempre nello stesso clima sono i brani d'apertura e chiusura, non ispirati dalla Jones: "Chicago Summer Storm" ha un testo della stessa Bolognesi, cantato da Marsico con un pregevole accompagnamento del sax di Sepe; "Semplice" ha un avvio che smentisce il titolo, con il contrabbasso archettato che "chiama" gli strumenti a un addensarsi di suoni, dai quali scaturisce quasi spontaneamente il tema, poi sviluppato dal dialogo tra tromba e sax.

Gran bel lavoro, originale e di grande godibilità, che mostra quanto sia fertile il terreno del nostro jazz.

Album della settimana.

Track Listing

Chicago Summer Storm; You Better Mind (Suite for Bessie Jones I); Shoo Turkey (Suite for Bessie Jones II); I’m a rollin’ (Suite for Bessie Jones III); Hambone (Suite for Bessie Jones IV); Sometimes (Suite for Bessie Jones V); Semplice.

Personnel

Silvia Bolognesi
bass, acoustic

Attilio Sepe: sax contralto; Emanuele Marsico: tromba, voce; Silvia Bolognesi: contrabbasso, voce; Sergio Bolognesi: batteria.

Album information

Title: aLive Shouts. An Homage to Bessie Jones | Year Released: 2019 | Record Label: Fonterossa Records


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