Questo CD del nuovo quartetto Ibid, anomalo nel coniugare tre fiati e una batteria, rappresenta l'ultimo approdo dell'onnivoro Andy Biskin, nato in Texas, formatosi alla Yale University e con molte esperienze nel suo bagaglio musicale. Si percepiscono echi del passato nel percorso movimentato di Act Necessary; evidentemente Biskin appartiene a quella schiera di artisti che non può fare a meno di misurarsi col materiale consegnatogli da un patrimonio storico, jazzistico e non solo, di un ampio arco temporale. Nel brano d'apertura emergono quindi le cadenze motorie di una sorta di funky-dixieland, poi prevalgono evidenti riferimenti al cool ed al jazz della West Coast, perfino alle sofisticate ricerche della Third Stream. "Balderdash" attinge a certa musica ebraica e circense, mentre nella marcia di "The Titans" compaiono cadenze vagamente antillesi.
Il tutto viene rivisitato con spirito nuovo, leggiadro e arguto. Per portare a buon fine l'operazione risulta indispensabile la qualità della scrittura (composizioni e arrangiamenti sono tutti del leader), che prevale decisamente sull'improvvisazione nel dare una rigorosa impronta dinamica ai brani. Un contributo altrettanto fondamentale è dato dalla pronuncia degli strumentisti: su tutti spiccano, maggiormente avventurosi e crepitanti, gli interventi di Biskin al clarinetto e di Kirk Knuffke alla cornetta. Puntualissimo il drumming di Jeff Davis, mentre più appartato appare il ruolo del trombone.
La musica di Act Necessary, registrato in studio nel luglio 2012, risulta di coerenza estrema, di alta qualità esecutiva, di sicuro e ammiccante risultato comunicativo per le linee melodiche e la incisività ritmica che caratterizzano i suoi brani. Il campionario forbito di idee di impronta vagamente revival e la puntigliosità un po' compiaciuta della ricerca costruttiva e delle pronunce strumentali conduce senza dubbio a una sintesi personale e viva.
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