Andrew Hill Sextet Plus 10: A Beautiful Day, Revisited

Registrato dal vivo al Birdland dal 24 al 26 gennaio 2002, il materiale di questo doppio CD (nonché doppio vinile) raggiunge oggi i quasi 83 minuti di durata, aggiungendo, rispetto all'edizione originaria uscita pochi mesi dopo il concerto, un'alternate take inedita del brano che intitola l'album e una versione ampliata di "11/8," riposizionando nel contempo i nove brani complessivi in quanto a "ordine di apparizione."

Ne vien fuori un'opera che possiamo tranquillamente definire monumentale, anche proprio per la mole dell'organico coinvolto, sedici elementi, vale a dire il sestetto di Andrew Hill (Ron Horton, Marty Ehrlich, Gregory Tardy, Scott Colley e Nasheet Waits, oltre ovviamente al pianista, autore di tutto il materiale tematico) plus ten, come recita la copertina.

Anche la musica tiene dietro alla definizione di cui sopra, svolgendosi rigogliosa, a tratti epica, con i collettivi a incastonare gli interventi solistici in maniera mai supina, svolgendo anzi un ruolo di eloquente propellente, non solo rampa di lancio, quindi, interagendo costantemente con i succitati in modo tale da generare un'interazione continua, inesauribile, che è la linfa stessa dell'opera e la risposta che certamente Hill si attendeva da un consesso tanto opulento.

Un documento, quindi, indispensabile, relativo a un musicista che forse sta più nella leggenda del jazz che nelle orecchie dei suoi adepti. Un'ottima occasione di ripasso per tutti, quindi.

Album della settimana.

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