Roscoe Mitchell & Nicole Mitchell's Black Earth Ensemble: Three Compositions

Qui l'ensemble mostra un grado di coesione e di sintonia con le idee del sassofonista davvero sorprendente, sensibile nel gestire gli intrecci tra scrittura e improvvisazione, efficace nelle coloriture timbriche, brillante nelle intuizioni solistiche. Nel clima rarefatto dell'esecuzione ogni musicista sembra al posto giusto nel momento giusto, con le corde di violoncello, arpa, violino e contrabbasso che vibrano di intime emozioni, il flauto di Nicole che disegna arabeschi deliziosi, il piano di Myra Melford pronto a sabotare il clima apparentemente bucolico, la voce di Mankwe Ndosi che si infila come una lama tagliente nel ventre della composizione.

Strutturate in maniera più tradizionale (si fa per dire) le due trascrizioni per ensemble di undici elementi delle Quintet Series del sassofonista. "Quintet #1 for Eleven" plasma intorno ad alcuni duetti - stimolante quello tra il piano di Melford ed il contralto di Greg Ward, imprevedibile e ricco di sorprese quello tra il violino di Renee Baker e il violoncello di Tomeka Reid - un fluido materiale sonoro che arricchisce ulteriormente le specificità individuali. In "Quintet #9 for Eleven" sono invece i movimenti collettivi a prendere il sopravvento, con sequenze cariche di swing, movimenti fluidi tra sezioni e, nella seconda parte del brano, un fondale ipnotico che esalta uno straordinario assolo al flauto piccolo della Mitchell.

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