Simon Rose, Stefan Schultze: The Ten Thousand Things
Il sassofonista londinese Simon Rose e il pianista tedesco (di Colonia) Stefan Schultze praticano un'improvvisazione ispida, anticonsolatoria per eccellenza, attraversata da un minimalismo qua e là fin troppo insistito, estenuato, con l'inevitabile conseguenza che il margine di comunicabilità con l'esterno (ascoltatore in primis) si stringe pericolosamente. Èlo diciamo subito, senza mezzi terminiil tipo d'improvvisazione (più o meno senza rete) che amiamo meno, perché finisce per allontanare invece che avvicinare, nel nome della libertà.
Fin dall'iniziale "Horsepower" ci accoglie un rugoso sax baritono, il cui approccio non appare esente da inflessioni evanparkeriane (senza la stessa mirabolante vulcanicità, peraltro). Asprezze insistite (e dopo un po' decisamente troppo insistenti, riciclative, autocompiaciute) ci accompagnano nei brani che seguono, pur non senza un paio di episodi centrali ("Leviathan Blues," "Bird Sommersaults") di maggior compiutezza, e poco dopo anche un paio di monologhi (i consecutivi "Slippage," pianistico, e "Unstabled," per solo baritono).
Alla fine (ma ben prima, in realtà) ci ritroviamo con dentro un grande senso di spossatezza. E la convinzione che ci siano modi migliori per trascorrere tre quarti d'ora della propria giornata (se non della propria vita...).
Fin dall'iniziale "Horsepower" ci accoglie un rugoso sax baritono, il cui approccio non appare esente da inflessioni evanparkeriane (senza la stessa mirabolante vulcanicità, peraltro). Asprezze insistite (e dopo un po' decisamente troppo insistenti, riciclative, autocompiaciute) ci accompagnano nei brani che seguono, pur non senza un paio di episodi centrali ("Leviathan Blues," "Bird Sommersaults") di maggior compiutezza, e poco dopo anche un paio di monologhi (i consecutivi "Slippage," pianistico, e "Unstabled," per solo baritono).
Alla fine (ma ben prima, in realtà) ci ritroviamo con dentro un grande senso di spossatezza. E la convinzione che ci siano modi migliori per trascorrere tre quarti d'ora della propria giornata (se non della propria vita...).
Track Listing
Horsepower; Dead End; The Ten Thousand Things; Magua; Extinguish the Lamps; Leviathan Blues; Bird Sommersaults; Straw Dogs; Slippage; Unstabled; Fault-line.
Personnel
Simon Rose: sax alto e baritono; Stefan Schultze: piano preparato.
Album information
Title: The Ten Thousand Things | Year Released: 2015 | Record Label: Red Toucan Records
Tags
Simon Rose, Stefan Schultze
CD/LP/Track Review
Simon Rose
Alberto Bazzurro
Red Toucan Records
United Kingdom
London
Stefan Schultze
The Ten Thousand Things