Ludovica Burtone: Sparks

È un debutto discografico davvero significativo, questo di Ludovica Burtone, violinista friulana di formazione classica con un diploma in composizione del Berklee College of Music e un ottimo curriculum di collaborazioni con jazzzisti statunitensi e internazionali.

Inciso a New York con un ensemble comprendente un quartetto d'archi e ritmica, più alcuni ospiti di rilievo (Melissa Aldana, Sami Stevens), il percorso musicale colpisce e affascina per la padronanza con cui Ludovica unisce le varie fonti d'ispirazione.

Senza togliere nulla alle sue ottime doti strumentali, il valore dell'album è principalmente legato a quelle di eclettica compositrice e arrangiatrice che regala un inventiva miscela di elementi cameristici, mainstream jazz e musica sudamericana. A questo si aggiungono elementi della tradizione popolare della sua regione, il Friuli. Entro un condiviso percorso che privilegia chiarezza melodica e timbri evocativi (con richiami al primo Jean-Luc Ponty e al Kronos Quartet), ogni brano presenta una sua identità.

"Awakening" è il più orientato jazzisticamente, focalizzato sul preminente ruolo del quartetto jazz, con l'emozionante Melissa Aldana protagonista. "Altrove" è una lirica ballad impreziosita dalla voce luminosa di Sami Stevens e dal ricercato intervento della Bortone. "Sinha" (o meglio Sinhá, del grande Chico Buarque) è uno dei momenti migliori dell'album, capace di cogliere freschezza e malinconia del brano (eccellente il lungo assolo di Leandro Pellegrino alla chitarra). L'inventiva scrittura della violinista si evidenzia soprattutto nel lungo e multiforme "Incontri" dove il confronto tra luci e ombre è ancor più evidente: dopo un'introduzione drammatica al violino, il brano si presenta come un tango di Piazzolla, alternando tensioni e distensioni fino al susseguirsi di ricercati assoli (Matt Aronoff, Marta Sanchez) che portano all'ammaliante parentesi cameristica con il quartetto d'archi e l'assolo di violino. Un sorprendente quadro concitato conclude la composizione.

Album della settimana.

Comments