David Berkman: Self-Portrait

E lo fa con risultati molto positivi, confermando la sua estetica di riferimento, orientata a un modern mainstream con salde radici nella tradizione pre-boppistica e qualche ambizione verso la contemporaneità.

Il repertorio è in gran parte costituito da note ballad, dove Berkman può esprimere la sua naturale propensione melodica e il raffinato senso armonico, sorretto da un'eccellente tecnica che fa ampio uso di arpeggi. Il suo stile è costruito sulla lezione di Bud Powell ma si caratterizza per lirismo ed eleganza, affermandosi in improvvisazioni cantabili senza escludere momenti di riflessiva profondità (come nell'incisiva introduzione liberamente improvvisata di "Body and Soul").

Da questo punto di vista la reinterpretazione del celebre pezzo di Heyman e Green è tra le cose più interessanti di un disco che affronta anche standard meno noti come "Serenity" di Joe Henderson e "Milestones" di John Lewis. L'errore di confondere questo titolo della fase bop con l'omonimo tema di Miles Davis del 1958 è frequente e coinvolge anche gli editor del disco che in copertina accreditano al trombettista la paternità del brano.

Completano il lavoro quattro brevi bozzetti liberamente improvvisati del pianista e un brano più ampio che si snoda lungo forme cameristiche.

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