Recital Trio: Recital Trio

I tre mostrano grande sensibilità, unita a una meticolosa attenzione e a un eccellente interplay, riuscendo così a valorizzare a pieno la scelta dei brani, caratterizzata - oltre che dalla qualità - dalla varietà di scenari, atmosfere e stilemi. Si passa infatti dal sofisticato avvio con "Transalpando" di Stefano De Bonis, che unisce forte ritmicità a suggestioni classico-novecentesche, alla meditativa e improvvisata "Terzettango" del sassofonista romagnolo Francesco Petretti, passando per belle liriche come "Elena" di Mauro Negri e "Attese" di Francesco Carta, brani sospesi e inetichettabili come "Hidden Door" di Dimitri Sillato, evoluzioni ritmiche come "Gonzales" di Alessandro Fabbri, ritmi di ballo come "Mu-Mi" della triestina Adriana Vasques o "Danza" di Marco Ponchiroli.

In questo carosello di differenze, i tre musicisti si muovono con indubbia maestria: Francesconi mette in luce una perfetta proprietà della tastiera, perizia maturata grazie agli studi classici, ma anche capacità di adattarsi alle diverse modalità espressive; Ghetti sorprende più volte per il suono del contrabbasso ("Attese"), che però è pronto a mettere a servizio ritmico del trio ("JND"); Canevali, in un contesto che include ripetutamente scenari post-classici o comunque dai toni lievi, è abile a offrire colori e a raddoppiare le altre voci con stilemi percussivi assai sensibili.

Così, al termine dell'ascolto, il CD non solo risulta assai gradevole, ma lascia una marcata impressione di originalità. Nel frattempo il trio è uscito con un lavoro dal vivo: sarà interessante confrontarlo con questo.

Visita i siti di Michele Francesconi, Paolo Ghetti e Carlo Alberto Canevali.

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