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Patty Waters: Sings / Erica Pomerance: You Used to Think

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Patty Waters

Sings

ESP Records

Erica Pomerance

You Used to Think

ESP Records

Due leggendari dischi degli anni sessanta riemergono dal catalogo ESP dopo molto tempo: com'è noto l'etichetta di Bernard Stollman documentava un po' tutta l'avanguardia di quell'epoca, non solo il free jazz, e questi due lavori appartengono alla sperimentazione trasversale a più generi.

Il disco di Patty Waters è storicamente il più importante per l'influenza che la cantante ha avuto presso molte vocalist radicali, prime tra tutte Diamanda Galas, Lydia Lunch e Patty Smith.

Questo è il primo e più importante album in una discografia comunque scarna e irregolare che ha registrato un altro disco nel 1966 (College Tour) per poi vedere una lunga pausa (interrotta da un breve ritorno, anni dopo). Alla ESP Patty era giunta dietro segnalazione di Albert Ayler che l'aveva ascoltata in un locale di New York ed era rimasto colpito. Quando incise Sings - il 19 dicembre 1965 - la cantante di Denver aveva 19 anni.

Il percorso musicale non è molto lungo e nell'originale edizione in LP era diviso tra i primi sette brani che comprendevano una facciata e il lungo tema finale che è poi quello che l'ha resa una cantante di culto: "Black Is the Color of My True Love's Hair".

La prima parte vede dunque la Waters interpretare, accompagnandosi al piano, sei disadorne ballad, con una canto sussurrato e una lentezza esasperata, che porta alle estreme conseguenza lo stile di Helen Merrill. Nel brano finale il clima muta radicalmente: sostenuta da tre esponenti del free la sua performance esplora un amplissimo spettro di suoni ed emozioni, mentre declama ossessivamente la parola black. Un brano che anticipa il discorso nichilista e destrutturante del punk.

Molto meno radicale e con scarsa influenza sui cantanti successivi è l'album di Erica Pomerance, una poetessa, cantante e regista canadese che nel 1968 s'esibì spesso con propri gruppi in una singolare coniugazione tra folk ballads e riferimenti jazzistici. Questi ultimi vengono dagli strumentisti che l'accompagnano, il più noto dei quali è il sassofonista Trevor Koehler che molti ricorderanno nelle prime orchestre "elettriche" di Gil Evans.

I primi tre brani sono concitati e ossessivi, vagamente psichedelici, con un clima percussivo uniforme e strumenti (soprattutto i flauti) che improvvisano attorno alle declamazioni canore di Erica. "The French Revolution" è una ballad surreale che ricorda un po' le atmosfere visionarie dei brani di Laura Nyro, senza raggiungerne la fragranza lirica.

Il brano successivo "Julius" è una folk ballad armonicamente modale con la voce "sgraziata" di Erica che canta i suoi versi senza preoccuparsi di trovare piacevolezze armoniche e timbriche. In "Baby Baby Burn" il clima non cambia di molto se si esclude la presenza di Koehler che improvvisa sul finale su un tappeto di percussioni e sitar. L'album si conclude con il disorganico "You Loved Me" oggi piuttosto datato e un'ennesima ballad visionaria: "To Leonard From Hospital".

Sings

Elenco dei brani: 01. Moon, Don't Come Up Tonight - 2:59; 02. Why Can't I Come to You - 2:52; 03. You Thrill Me 1:20; 04. Sad Am I, Glad Am I - 1:24; 05. Why Is Love Such A Funny Thing - 1:11; 06. I Can't Forget You 1:48; 07. You Loved Me - 2:28; 08. Black Is The Color Of My True Love's Hair - 13:51.

Tutti i brani sono composti da Patty Waters Musicisti: Patty Waters (voce, piano); nel brano 8 aggiunti: Burton Greene (pianoforte); Steve Tintweiss (basso); Tom Price (percussioni).

Valutazione: 3½ stelle

You Used to Think

Elenco dei brani: 01. You Used To Think - 3:15; 02. The Slippery Morning - 3:46; 03. We Came Via - 7:03; 04. The French Revolution - 3:21; 05. Julius - 4:42; 06. Burn Baby Burn - 5:40; 07. Koanisphere - 7:08; 08. Anything Goes - 5:31; 09. To Leonard From Hospital - 5:27.

Tutti i brani sono composti da Erica Pomerance.

Musicisti: Erica Pomerance (voce, chitarra, tamburello); Gail Pollard (sitar, flauto); Tom Moore (flauto); Trevor Koehler (sax contralto) Richard Heisler (chitarra); Ron Price, Bill Mitchel, Dion Grody (chitarre); Michael Ephraim (piano); Lanny Brooks (basso); D Cooper Smith and Craig Justin (percussioni).

Valutazione: 3 stelle


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