Raoul Bjorkenheim eCsTaSy: Out of the Blue

Raoul Bjorkenheim è uno di quei chitarristi difficili da inquadrare, per via di uno stile strumentale composito che prende in egual misura da rock, jazz, e libera improvvisazione. Anche la sua musica, di conseguenza, si viene a trovare spesso alla confluenza di questi tre generi, e il suo ultimo quartetto eCsTaSy non fa eccezione, anche se forse l'aspetto jazzistico è qui più marcato che in altri suoi lavori.

Il quartetto è al suo secondo album, pubblicato come il precedente dalla Cuneiform Records. Bjorkenheim si fa accompagnare da tre musicisti finlandesi come lui: il batterista Markku Ounaskari, amico di lunga data, e i più giovani Pauli Lyttinen al sassofono e Jori Huhtala al contrabbasso. La musica alterna libere improvvisazioni collettive a momenti più strutturati nelle composizioni, tutte firmate dal chitarrista con l'eccezione di un brano composto dal bassista. L'iniziale "Heads & Tails" combina i due momenti, partendo da un'improvvisazione della chitarra alla quale si aggiungono uno alla volta gli altri strumenti per sfociare nel tema esposto nel finale. "Quintrille," "Uptown," "OLJ" e "Roller Coaster" sono brevi composizioni ciascuna con il proprio carattere distintivo; ma i brani più creativi e interessanti sono le due lunghe improvvisazioni "A Fly in the House of Love" e "Zebra Dreams" che chiude il disco, con la chitarra a simulare il suono di una mbira africana.

Complessivamente un buon disco per un progetto dalle grandi potenzialità ancora non completamente espresse, e la conferma di un talento chitarristico da seguire con attenzione.

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