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Stefano Leonardi

He began playing the flute at the age of eight, receiving a classical training. From 2005 to 2008 he studied with Stefano Benini and Geoff Warren. Self-taught on jazz flute, his first recording was in 2008 with Matteo Turella, Paolo Ghetti and Carlo Alberto Canevali – “E-Ray” for Splasc(H) Records. In 2010 he released “Moiré” (Nu Bop Records) with Flut3ibe, a sextet that includes three flutes (Stefano Benini, Michele Gori, Stefano Leonardi) and rhythm section (Matteo Turella, Enrico Terragnoli, Nicola Stranieri), open to free improvisation, imaginary folklore and elaboration of jazz standards. 2014 marks the release of his first album with Stefano Pastor, Fridolin Blumer and Heinz Geisser on Leo Records, “Conversations About Thomas Chapin”. As an improviser and performer, he is often on stage and plays topical and new music, focusing especially on improvised music. His major inspirations are black american music, european classical music and various folk musics.

Gear

Miyazawa Flute - Yamaha Piccolo

Stefano Leonardi, Antonio Bertoni: Fuoco Sacro

Read "Fuoco Sacro" reviewed by Neri Pollastri

by Neri Pollastri
May 26, 2025

Un disco d'improvvisazione su timbri e ritmi, atmosfere e relazioni dinamiche: questo è Fuoco Sacro, realizzato in duo dal flautista Stefano Leonardi e dal multistrumentista Antonio Bertoni, artisti non nuovi a questo genere di lavori e che nel 2021 avevano già presentato l'autoprodotto Viandes, nel quale Bertoni era anche al violoncello. Uno degli elementi precipui del lavoro è il cambio degli strumenti di brano in brano, così da mutare costantemente il clima timbrico e con esso le atmosfere, ...

Album Review

Stefano Leonardi, Marco Colonna, Antonio Bertoni, Fridolin Blumer, Heinz Geisser: Aura

by Giuseppe Segala
February 4, 2021

Aura è un buon titolo per questo lavoro, che vede impegnato il quintetto del flautista trentino Stefano Leonardi, già protagonista con lo stesso organico del CD l'Eterno, pubblicato nel 2018 sempre dall'etichetta Leo Records. Rispetto alla frenetica turbolenza che impregnava l'opera precedente, qui ci troviamo alla ricerca di una tavolozza che amplia gli episodi eterei e distesi, con attenzione agli impasti timbrici sia affini che contrastanti, di ampio alone allusivo a culture e suggestioni anche lontane, nello spazio e nel ...

“Leonardi plays different flutes and uses them effectively, especially the bass flute. He gets a big sound from it.” – Bernie Koenig, Cadence Magazine

“Interactions joyful and artistic, with plenty of space and a talent for spontaneous melodies.” – Steve Holtje, Culture Catch

“Leonardi mostra una padronanza dello strumento a tutto tondo, non solo per l’ampiezza del repertorio tecnico tipico del flauto, ma per l’uso assolutamente interattivo che ne fa, scevro dal virtuosismo e con un suono dolce e vellutato, preciso e controllatissimo.” – Antonio Terzo, JazzColours