Mikkel Ploug Group: Mikkel Ploug Group feat. Mark Turner

Per questo album d'esordio il giovane musicista ha voluto accanto a sé il sax tenore di Mark Turner. Le influenze coltraniane del fiatista si fanno sentire, ma il chitarrista si è divertito a giocare proprio con il contrasto fra il suo suono, a tratti indirizzato verso la fusion, e la personalità di Turner. E quello che emerge è soprattutto la capacità di Ploug di dare a questo disco un sound omogeneo.

Il dialogo fra il sax e la chitarra è costruito su temi che mettono sempre in primo piano Turner, mentre Ploug fa in modo che la chitarra crei un vero e proprio impasto sonoro, che è poi il suono caratteristico di questo disco. Il colore dell'album viene reso più scuro dalla presenza solida del contrabbasso di Jeppe Skovbakke, soprattutto in brani come "Big City Walk" e "Play it to the Ground".

Forse la volontà di cercare una sonorità ben definita ha impedito a Ploug di spaziare verso altre opportunità offerte dalla presenza di buoni musicisti, ma l'album, prodotto da Jordi Pujol, resta comunque un'ottima prova, soprattutto per un giovane di ventinove anni che ha anche composto e arrangiato tutte le tracce del disco.

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