Mariasole De Pascali ad Artimino

Courtesy Neri Pollastri
Mariasole De Pascali
Artimino (Firenze)
Vespri di Musica e Arte
Pieve di S. Leonardo
14.7.2023
Artista appassionata e fortemente coinvolta nella ricerca, la flautista pugliese Mariasole De Pascali è recentemente assurta alle cronache per la vittoria nel referendum di Musica Jazz come miglior nuovo talento italiano, riconoscimento che seguiva l'uscita dell'eccellente primo lavoro a propria firma, Fera, realizzato alla testa di un atipico quartetto. Tuttavia, come ci diceva lei stessa in una recente intervista, quel disco nasceva dalla personale ricerca in solitudine sui propri strumenti e, in un certo senso, ne era un'evoluzione. Dopo aver assai apprezzato quel lavoro, dunque, era un'occasione da non perdere il concerto che De Pascali ha tenuto, proprio in solo, venerdì 14 luglio presso la Pieve di S. Leonardo ad Artimino, sulle colline fiorentine, in occasione dei Vespri di Musica e Arte "Alla ricerca di armonia," che prevedeva anche l'esposizione delle opere figurative dell'artista Valentino Grassi.
L'occasione era particolarmente ghiotta, visto che non è facile poter ascoltare la flautista in Toscana, che il concerto di Artimino si teneva in una location affascinate e perfettamente adeguata al genere di musiche proposto e che si trattava anche del suo esordio assoluto in pubblico con il flauto basso, che affiancava a soprano, alto e ottavino. Un'alternanza che ha caratterizzato il concerto, permettendo all'artista di variare tanto i timbri, quanto gli stilemi, aprendo in tal modo scenari assai diversi pur con le apparentemente limitate possibilità della performance solitaria.
E proprio al flauto basso De Pascali ha offerto alcuni dei momenti più esaltanti del concerto, affiancando alle belle sonorità dello strumento il canto trasposto della sua voce, così da ottenere non solo un virtuoso contrasto timbrico, ma anche uno sdoppiamento di linee che costituiva di fatto un auto-accompagnamento. La non facile tecnica le permetteva inoltre di affiancare un contenuto lirico-narrativo e forme espressive tecnicamente complesse, conferendo matericità a queste ultimeper sé prese, piuttosto astratte.
Tecnica e astrazione sono invece state esaltate assieme nel brano in cui era di scena l'ottavino, strumento agilissimo e dalle sonorità trascendenti con il quale la flautista ha disegnato linee ardite e velocissime, dall'intensità talmente penetrante da risultare a momenti persino "urtante," ma straordinariamente valorizzate dall'acustica della pieve. All'alto De Pascali ha invece riproposto quel "Fera" che era anche al centro del disco, ove ha impiegato varie tecniche espressiverespirazione continua, di nuovo canto trasposto, armoniciin modo tuttavia estremamente equilibrato, funzionale a un discorso musicale perfettamente compiuto e fruibile.
Un concerto relativamente breve, meno di un'ora, come compete a una performance di questo tipo, opportunamente commentato tra brano e brano, che ha entusiasmato i presenti a dispetto del suo essere piuttosto inusuale e solo apparentemente ostico rispetto alle proposte artistiche che vanno per la maggiore. Ma quando la qualità e la passione non fanno difetto, come in questo caso, non possono mancare neppure gli effetti sul pubblico: gli applausi copiosi e i complimenti fatti di persona all'artista da molti ascoltatori lo hanno ampiamente dimostrato.
Artimino (Firenze)
Vespri di Musica e Arte
Pieve di S. Leonardo
14.7.2023
Artista appassionata e fortemente coinvolta nella ricerca, la flautista pugliese Mariasole De Pascali è recentemente assurta alle cronache per la vittoria nel referendum di Musica Jazz come miglior nuovo talento italiano, riconoscimento che seguiva l'uscita dell'eccellente primo lavoro a propria firma, Fera, realizzato alla testa di un atipico quartetto. Tuttavia, come ci diceva lei stessa in una recente intervista, quel disco nasceva dalla personale ricerca in solitudine sui propri strumenti e, in un certo senso, ne era un'evoluzione. Dopo aver assai apprezzato quel lavoro, dunque, era un'occasione da non perdere il concerto che De Pascali ha tenuto, proprio in solo, venerdì 14 luglio presso la Pieve di S. Leonardo ad Artimino, sulle colline fiorentine, in occasione dei Vespri di Musica e Arte "Alla ricerca di armonia," che prevedeva anche l'esposizione delle opere figurative dell'artista Valentino Grassi.
L'occasione era particolarmente ghiotta, visto che non è facile poter ascoltare la flautista in Toscana, che il concerto di Artimino si teneva in una location affascinate e perfettamente adeguata al genere di musiche proposto e che si trattava anche del suo esordio assoluto in pubblico con il flauto basso, che affiancava a soprano, alto e ottavino. Un'alternanza che ha caratterizzato il concerto, permettendo all'artista di variare tanto i timbri, quanto gli stilemi, aprendo in tal modo scenari assai diversi pur con le apparentemente limitate possibilità della performance solitaria.
E proprio al flauto basso De Pascali ha offerto alcuni dei momenti più esaltanti del concerto, affiancando alle belle sonorità dello strumento il canto trasposto della sua voce, così da ottenere non solo un virtuoso contrasto timbrico, ma anche uno sdoppiamento di linee che costituiva di fatto un auto-accompagnamento. La non facile tecnica le permetteva inoltre di affiancare un contenuto lirico-narrativo e forme espressive tecnicamente complesse, conferendo matericità a queste ultimeper sé prese, piuttosto astratte.
Tecnica e astrazione sono invece state esaltate assieme nel brano in cui era di scena l'ottavino, strumento agilissimo e dalle sonorità trascendenti con il quale la flautista ha disegnato linee ardite e velocissime, dall'intensità talmente penetrante da risultare a momenti persino "urtante," ma straordinariamente valorizzate dall'acustica della pieve. All'alto De Pascali ha invece riproposto quel "Fera" che era anche al centro del disco, ove ha impiegato varie tecniche espressiverespirazione continua, di nuovo canto trasposto, armoniciin modo tuttavia estremamente equilibrato, funzionale a un discorso musicale perfettamente compiuto e fruibile.
Un concerto relativamente breve, meno di un'ora, come compete a una performance di questo tipo, opportunamente commentato tra brano e brano, che ha entusiasmato i presenti a dispetto del suo essere piuttosto inusuale e solo apparentemente ostico rispetto alle proposte artistiche che vanno per la maggiore. Ma quando la qualità e la passione non fanno difetto, come in questo caso, non possono mancare neppure gli effetti sul pubblico: gli applausi copiosi e i complimenti fatti di persona all'artista da molti ascoltatori lo hanno ampiamente dimostrato.
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Instrument: Flute
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